Storica sentenza del Tribunale Permanente dei Popoli sulle Grandi Opere Inutili e Imposte

Con grande soddisfazione le persone riunite nel teatro strapieno del piccolo paese valsusino di Almese hanno ascoltato il dispositivo della sentenza del Tribunale Permanente dei Popoli (ex Tribunale Russell) che si è pronunciato sulle anomalie delle Grandi Opere Inutili e Imposte a partire dai problemi che esistono sul contestato progetto del TAV Torino Lione.


La sentenza è seguita a tre giorni di intensi lavori dove sono state esposte le dinamiche contestate nella gestione della realizzazione delle grandi infrastrutture in Italia ed in Europa; erano infatti presenti rappresentanti di altri paesi e sono stati illustrati, tra gli altri, i casi italiani di Firenze, del Ponte di Messina, delle trivellazioni, delle Apuane, del rigassificatore di Livorno, del Mose di Venezia; in Europa casi di Germania (ad es. Stoccarda), Francia (linee AV ed aeroporti), Gran Bretagna (AV), Spagna (AV), Romania (miniere), Marocco (AV).


Sono state invitate anche le parti accusate di non rispettare i diritti delle popolazioni interessate, ma nessuna ha deciso di partecipare; TELT in particolare ha declinato l’invito sostenendo di operare nel rispetto delle leggi. La sentenza condanna proprio il sistema legislativo di Italia in particolare (Legge Obiettivo e Sblocca Italia), ma anche l’operato della stessa Commissione Europea.


L’iniziativa della denuncia al Tribunale è nata dal Controsservatorio Val Susa, ma ha visto l’illustrazione di alcuni dei principali casi contestati di grandi opere inutili; il Comitato No Tunnel TAV fiorentino, in particolare, è stato incaricato di coordinare le denunce italiane.


Il dispositivo della sentenza (allegato) è una sentenza storica perché riconosce l’esistenza di un modello consolidato da parte di tutti i governi teso a tutelare prevalentemente gli interessi economici e finanziari di soggetti diversi dalle popolazioni.

Comitato No Tunnel TAV Firenze