“Un passo significativo nel processo di pace inter-maliano”: la missione delle Nazioni Unite “Minusma” ha definito in questi termini un accordo raggiunto nel nord del paese dai ribelli della Coalizione dei movimenti dell’Azawad (Cma), dai gruppi filo-governativi della Piattaforma e dai capi delle comunità locali.

L’intesa è stata sottoscritta nella serata di ieri, dopo due settimane di colloqui, nella località di Anefis. Stando a dichiarazioni rilasciate dai portavoce delle parti, l’accordo scioglie i nodi relativi alla libera circolazione delle persone e dei beni nonché alla “sicurezza” nel nord del Mali. Previsto anche uno scambio di prigionieri dopo gli scontri che tra agosto e settembre avevano avuto come epicentro proprio Anefis, una località situata circa 120 chilometri a sud della città di Kidal.

In Mali le storiche istanze autonomistiche delle comunità tuareg delle regioni settentrionali si sono intrecciate a partire dal 2012 all’avanzata di gruppi armati di matrice islamista. Il conflitto con il governo centrale è sfociato nel 2013 in un intervento militare della Francia e nel dispiegamento di una missione di peacekeeping dell’Onu.