Il più imponente vertice internazionale che si tiene a New Delhi dal 1983: la stampa locale presenta così il summit India-Africa che si apre oggi nella capitale indiana, un appuntamento di quattro giorni al quale parteciperanno circa 40 di capi di Stato.

“L’India è l’economia che cresce di più al mondo e anche l’Africa sta vivendo una crescita rapida” ha detto alla vigilia del vertice il primo ministro Narendra Modi. Il summit è giunto alla terza edizione dopo gli appuntamenti del 2008 e del 2011. Allora però i capi di Stato ospiti erano stati “solo” 14 e poi 11 a causa della scelta indiana di puntare sui rapporti con l’Unione Africana e non anche con i singoli paesi membri dell’organismo.

L’India ha legami intensi con l’Africa sin da tempi antichi. Nel secolo scorso sono stati confermati e rilanciati anche dall’esperienza del Mahatma Gandhi in Sudafrica e dallo stesso vertice del 1983, quando a New Delhi si riunì il Movimento dei paesi non allineati. Negli ultimi anni, del resto, questi rapporti sono stati rafforzati dall’intensificarsi delle relazioni economiche: dal 2008 a oggi il volume degli scambi commerciali tra l’India e l’Africa è raddoppiato, raggiungendo un valore di 72 miliardi di dollari.

Analisti citati dalla stampa di New Delhi hanno evidenziato come in Africa l’India rappresenti per certi versi un’alternativa alla Cina, che peraltro sta attraversando una fase di rallentamento economico. All’antagonista asiatico ha fatto implicito riferimento in questi giorni un portavoce del ministero degli Esteri di New Delhi, Vikas Swarup: “Il nostro rapporto con l’Africa – ha detto – non è centrato sullo sfruttamento o l’estrazione di materie prime ma sui bisogni di questo continente e i punti di forza dell’India”.

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