E’ stata la più grande manifestazione pacifista degli ultimi tempi.

Non si vedevano da tempo a Tokyo così tante persone protestare per la più importante causa pacifista: non toccare la Costituzione che impedisce al Giappone di partecipare alle guerre. Le stime degli organizzatori parlano di 120.000 persone davanti al Parlamento e 350.000 nel raggio di 2 km intorno.

Quella che fu una clausula imposta a un paese stremato dalle esplosioni atomiche e ferito mortalemtne dalla sconfitta nella seconda guerra mondiale è diventata ora la bandiera del popolo pacifista giapponese, con l’appoggio di tutto il mondo arcobaleno.

Come l’articolo 11 della Costituzione Italiana, l’articolo 9 di quella Giapponese impedisce qualunque partecipazione ad eventi bellici e restrige molto le possibilità dell’esercito giapponese.

Nello specifico si sta protestando contro un progetto di legge che il Primo Ministro Shinzo Abe ha già fatto approvare alla Camera in luglio e che si discute ora al Senato. La legge consentirebbe all’esercito giapponese di partecipare a missioni all’estero e viene presentata come una risposta al riarmo della Cina e al tentativo di risolvere le controversie internazionali con quel paese (controllo dell’arcipelago Senkaku-Diaoyu conteso tra i due paesi).

Totale disacordo da parte delle numerose associazioni pacifiste, studentesche e di ‘mamme’
che hanno indetto la manifestazione: “rifiuto immediato ai progetti di guerra”, “No allo smantellamento dell’articolo 9”, “SI alla pace, NO alla guerra” si leggeva sui cartelli.

Oltre alla manifestazione principale si sono svolte altre manifestazioni analoghe in tutto il paese e manifestazioni di solidarietà in moltissime parti del mondo, compreso in Italia. 25,000 persone a Osaka, complessivamente oltre 100,000 persone in circa 300 posti diversi di tutto il Giappone.

Inoltre chi non ha potuto partecipare fisicamente alle manifestazioni, ha portato in questi giorni un libro “avvolto” in un volantino della manifestazione mentre andava in giro, in bus, in treno, in un caffe come simbolo di adesione a questa vera mobilitazione di massa della gente, coinvolta in  un nuovo impeto per la pace. Quello che ha anche colpito è che alla manifestazione, e alle numerose iniziative pecedenti che si succedono da molti mesi, partecipano persone comuni che mai si erano impegnate prima nelle classiche maniefestazioni pacifiste.

Ecco le foto fatte dai manifestanti stessi e “raccolte” su Facebook da Yukari Saito del Centro di Documentazione Semi Sotto la Neve (foto rispettivamente di: Mikaru Tahamata, Kazuko Ito, Kosei Matsuda, Sejiiro Mera, Toru Iwata).

Ringraziamo l’amico pacifista giapponese Kazuhiro Imamura per i commenti e le notizie che ci ha fornito di prima mano.

Alcuni video fatti dai manifestanti stessi: