Niente NATO! Niente guerra! Non lavoriamo più per voi! Non ammazziamo più per voi! 

Portate le nostre truppe a casa e mettete subito fine a queste guerre. Potete riprendere i vostri ordini!

E’ il forte grido di centinaia di soldati americani che sfilano per le vie di New York nel 2012. Soldati reduci di guerra in Iraq e Afghanistan che si ribellano ad un sistema corrotto e falso, un sistema che usa le persone, le inganna, le domina con le bugie e la paura. Un sistema che al tempo stesso oscura lo spirito degli uomini e delle donne e ne irretisce l’anima, rendendoli macchine più che esseri umani.

Questo è ciò che accade negli Stati Uniti…. soldati americani che con un vero atto di coraggio restituiscono le loro medaglie al valore. Naturalmente nessun mass-media ce ne ha mai parlato. Ma nonostante tutto, alla fine la coscienza delle persone si risveglia nonostante stiano facendo di tutto per addormentare la nostra anima ed annientare il nostro spirito.  L’azione di questi soldati è la dimostrazione che alla fine esiste sempre una possibilità di scelta, permane sempre una scintilla di luce perduta, ma accesa in fondo ad ognuno di noi, una scintilla da cui in ogni momento può rinascere un sole caldo e luminoso che illumini le nostre vite e quelle di coloro che ci sono accanto.

Il grido dei soldati continua: “I nostri nemici non vivono 10.000 Km lontano da qui, stanno seduti nei consigli di amministrazione, sono capi dei gruppi industriali, sono banchieri, sono i manager dei fondi d’investimento. I nostri veri nemici sono qui davanti a noi e li vediamo tutti i giorni.”

E ancora la loro testimonianza continua per voce di un altro soldato e poi di un altro ancora: “Provo un immenso dispiacere per la distruzione che abbiamo causato in questi paesi e in tutto il mondo”.

Soldati che restituiscono le medaglie al valore perché sporche di sangue innocente, perché fatte di menzogna.

E’ un fiume in piena, un’ondata che arriva al cuore…  una donna soldato si presenta: “Il mio nome è Shawna. Ero una specialista nel settore nucleare, biologico e chimico, in una guerra dove non c’erano le armi di distruzione di massa; per questo ho disertato. Sono una dei 40.000 soldati che hanno lasciato l’esercito perché era una bugia!”.

In televisione non ci faranno mai vedere queste immagini, né sentire queste parole. La verità, si sa, spaventa, la verità è che tutti noi siamo esseri immortali, è questa la grande verità di cui hanno paura coloro che vogliono dominare con l’inganno lo spirito e le coscienza delle persone.  Hanno paura che le persone si riconoscano come esseri immortali, parte di una grande fratellanza e sorellanza universale, hanno terrore che ognuno di noi un giorno riconosca in sé un essere luminoso e immortale con grandi capacità, con un cuore e uno spirito grandi, molto più grandi di quello che ci vorrebbero far credere.

Esseri capaci di folli aberrazioni, ma che al tempo stesso, una volta risvegliato lo spirito e illuminato l’anima, capaci anche di fare scelte coscienti, sconfinati atti d’amore, gesti di profonda solidarietà e altruismo, riconoscere l’umano che c’è nell’altro, illuminare il futuro e alla fine ribellarsi a un destino ineluttabile, ribellarsi come fanno questi soldati ad una certa storia, la storia di ognuno di noi e di tutta l’umanità che altri vorrebbero scrivere al posto nostro e che invece può ancora essere immaginata e costruita in modo diverso, in mille e mille modi diversi.

Dopo aver visto e commesso cose orribili, l’esperienza e le parole di questi soldati a modo loro ci insegnano che “Nonostante tutto c’è sempre un futuro”, che in definitiva la vita è sempre più forte del potere della paura e della morte.