Lunedì 14 luglio 2014 alle 19

Policlinico, via della Commenda, Milano

Appello delle “Madri nella crisi”

Un pugno di uomini potenti sta rendendo la nostra vita un dramma, condizionando con i loro diktat la vita di intere popolazioni, facendo fallire intere nazioni, impoverendo le persone e cancellando ogni barlume di diritto, a cominciare da quello al lavoro.

Quelli che ci governano sono ormai solo burattini che devono rispondere ai dettami delle politiche di austerità, restringendo diritti e impoverendoci sempre di più. Per farlo spostano produzioni, abbassano i salari, non rinnovano i contratti e deregolamentano il lavoro.

Ci dicono che è necessario farlo perché lo chiede l’Europa, perché c’è la crisi e con la scusa di rilanciare la competitività si lasciano a casa, senza lavoro, padri e madri di famiglia; spesso lo fanno con la complicità dei sindacati. Ci chiedono massima flessibilità, riduzione dei salari, rinunce ai diritti.

In un paese dove i poveri sono sempre più poveri e in numero sempre maggiore, non riusciamo più a mettere insieme il pranzo con la cena; senza lavoro iniziamo a non pagare l’affitto e il mutuo e quindi rimaniamo senza casa, oltre che senza lavoro, senza reddito e senza dignità.

Come madri ci vergogniamo di consegnare questo paese ai nostri figli, sapendo che per loro in futuro – come per noi adesso – le uniche possibilità di lavoro sono legate a contratti occasionali, flessibili, a chiamata… precari.

Come donne non possiamo accettare che vengano tagliate risorse per la scuola pubblica e per gli ospedali, che vengano privatizzati enti come la Croce Rossa, che vengano lasciati a casa i precari tra i Vigili del Fuoco, nella scuola, nei comuni e in ogni settore lavorativo pubblico o privato.

Come “Madri nella crisi” lanciamo a tutti un appello per riconquistare il diritto al lavoro, mettendo in campo la dignità di chi non si arrende e continua a lottare.

Vogliamo utilizzare questo tetto sul quale siamo asserragliate ormai da dieci giorni per rendere visibile alle istituzioni ciò che stiamo vivendo in prima persona. Ma non basta: vogliamo costruire insieme a tutti un percorso di lotta, vogliamo passare all’azione! Non ci basta e non ci serve la mera solidarietà. Bisogna iniziare un percorso di lotta, anche duro, con tutti coloro che vogliono trasformare la rabbia in azione.

Non avendo più nulla da perdere, non c’è tempo da perdere!

Assemblea di lotta promossa da USB Pubblico Impiego Lombardia