Giovedì, 29 maggio alle ore 16.00 a Roma, un serpentone contenente migliaia di firme, portato da una delegazione di attivisti, si snoderà sulla Piazza del Campidoglio fino a raggiungere il Gabinetto del Sindaco dove avverrà la consegna della petizione contro l’accordo Acea-Mekorot.

Il 2 dicembre 2013, l’ACEA ha sottoscritto un memorandum di intesa con la Mekorot, società idrica nazionale israeliana che si è macchiata di gravi violazioni del diritto internazionale e dei diritti umani, sottraendo acqua illegalmente dalle falde palestinesi per fornirla, illegalmente, alle illegali colonie israeliane. Il diritto internazionale lo vieta, ma Israele e gran parte della Comunità Internazionale lo ignorano.

Il Comune di Roma, in quanto azionista di maggioranza dell’ACEA, non intervenendo per evitare che ci sia un seguito all’accordo con Mekorot, si macchierebbe di complicità nell’ignobile reato di furto dell’acqua in Palestina e farebbe propria la logica di speculazione sull’acqua, bene comune, che cittadine e cittadini italiani rifiutano.

Contro questo accordo gli attivisti del Comitato No all’accordo Acea Mekorot hanno avviato la petizione “No ai ladri di acqua in Palestina, No all’accordo Acea-Mekorot”, sottoscritta al momento da più di 7000 persone e oltre 50 associazioni, sindacati, ONG e reti, tra cui i movimenti per l’acqua pubblica. (Link alla petizione: http://chn.ge/1jmWN8X)

Oggi, in Campidoglio, il Comitato No all’accordo Acea Mekorot e il Coordinamento Romano Acqua Pubblica consegneranno la petizione, con le firme apposte all’appello, che chiede in modo esplicito di non dar  seguito ad un accordo indegno per chiunque abbia a cuore la democrazia e il diritto internazionale.

Esiste già un esempio da seguire. La Vitens, il primo operatore idrico dell’Olanda, ha interrotto un analogo accordo con la Mekorot, su consiglio del Governo, proprio a causa delle violazioni della legalità internazionale di cui la Mekorot è responsabile.

La mobilitazione continuerà il 5 giugno alle ore 10.00 davanti al Centro Congressi “La Fornace”, in occasione dell’Assemblea degli azionisti ACEA, per ribadire che sull’acqua non deve esserci spazio per profitti e speculazioni private e che la sua gestione deve essere pubblica.

Comitato No all’Accordo Acea Mekorot
Coordinamento Romano Acqua Pubblica
fuorimekorotdallacea@gmail.com