Migliori informazioni fondamentali per fermare la deforestazione

Photo: ©FAO/Giulio Napolitano

Secondo la nuova indagine, l’area forestale mondiale è diminuita di circa 5,3 milioni di ettari l’anno – Una foresta tropicale a Kimagebele, Repubblica Democratica del Congo.

Nuovi dati, resi noti oggi in occasione della Giornata Internazionale delle Foreste, confermano che a livello mondiale l’area forestale continua a diminuire, con grandi perdite di foreste tropicali in Sud-America e in Africa.

Una migliore informazione sulle risorse forestali è un fattore chiave per fermare la deforestazione illegale e il degrado, ha detto la FAO in occasione della Giornata Internazionale delle Foreste (IDF), celebrata oggi dalle Nazioni Unite.

La FAO coglie l’occasione delle celebrazioni per discutere di come migliorare la disponibilità d’informazioni sullo stato delle foreste a tutti i livelli, nazionale, regionale e globale.

“Se vogliamo impegnarci seriamente a fermare la deforestazione, in linea con la sfida lanciata dalla FAO “Zero deforestazione illegale”, un presupposto decisivo è la disponibilità di informazioni e dati corretti”, ha detto il Direttore Generale della FAO, José Graziano da Silva.

L’uso della tecnologia satellitare per seguire i cambiamenti forestali

La nuova valutazione dei cambiamenti nelle foreste del pianeta mostra che tra il 1990 e il 2010 vi è stata in tutto il mondo una diminuzione dell’area forestale.

Secondo la nuova indagine aggiornata, l’area forestale è diminuita di circa 5,3 milioni di ettari l’anno, corrispondenti, nel periodo 1990-2010, ad una perdita netta pari a quasi 4 volte le dimensioni di un paese come l’Italia.

I risultati, aggiornati con il sondaggio globale di rilevamento a distanza, mostrano che nel 2010 l’area totale di superficie forestale era di 3.890 milioni di ettari, il 30% della superficie totale della terra.

Perdite e aumenti di superficie forestale

In tutto il mondo, la riduzione lorda del suolo destinato a foreste, causata dalla deforestazione e da catastrofi naturali nei 20 anni presi in considerazione, è stata di 15,5 milioni di ettari l’anno.  Questo calo è stato parzialmente compensato dagli aumenti di superficie forestale, attraverso il rimboschimento e l’espansione naturale delle foreste – 10,2 milioni di ettari l’anno.

Ci sono state notevoli differenze a livello regionale nelle perdite e negli aumenti di superficie forestale. L’area di foreste tropicali è diminuita in Sud-America, in Africa e in Asia – con la più grande perdita in termini assoluti nelle aree tropicali del Sud-America, seguita dall’Africa tropicale, mentre aumenti di superficie forestale sono stati riscontrati in Asia subtropicale e a clima temperato.

Le foreste nel mondo sono distribuite in modo non uniforme, con poco meno di metà nelle zone tropicali (45% della superficie forestale totale), circa un terzo nelle zone boreali (31%) e aree di minore entità nelle zone temperate (16%) e subtropicali (8%).

Questa è la prima indagine coerente che mostra i cambiamenti di uso del suolo forestale negli ultimi 20 anni nei quattro principali ambiti ecologici.

Per realizzare questa indagine a livello globale, la FAO ha lavorato con più di 200 esperti provenienti da 107 paesi.  Il lavoro è il risultato di una partnership tra la FAO, i suoi Stati membri e il Centro Comune di Ricerca della Commissione europea (CCR).

Le comunità forestali sono fondamentali per la conservazione delle foreste

Graziano da Silva ha sottolineato che le comunità forestali locali svolgono un ruolo cruciale nella risposta alle due grandi sfide che le foreste si trovano ad affrontare oggi: deforestazione e degrado e allo stesso tempo che esse sono tra le popolazioni più vulnerabili del mondo.

Il Direttore Generale della FAO ha esortato i governi a sostenere le comunità vulnerabili e ad adottare migliori politiche di governance per consentire a milioni di persone che fanno affidamento sulle foreste per la loro sussistenza di beneficiare dei numerosi prodotti e servizi che esse producono.

“Nel 2014, si celebra la Giornata Internazionale delle Foreste, nel contesto dell’Anno Internazionale dell’agricoltura familiare “, ha detto Graziano da Silva. “Le popolazioni forestali fanno parte di questo gruppo di agricoltori, pastori, pescatori artigianali, comunità indigene e tradizionali a livello familiare. Esse rappresentano centinaia di milioni di famiglie che svolgono un ruolo chiave nel garantire la sicurezza alimentare in molti paesi. In molti casi, sono anche direttamente responsabili della gestione sostenibile delle foreste e delle risorse naturali. Ma, allo stesso tempo, sono tra le popolazioni con la maggiore insicurezza alimentare del mondo”.

“Questo incontro è l’occasione per ampliare il dialogo su ciò che dobbiamo fare, in modo collaborativo, per sostenere queste comunità e rafforzare la gestione sostenibile delle foreste”, ha aggiunto.

L’anno scorso l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 21 marzo Giornata Internazionale delle Foreste.  La giornata celebra le foreste e fa opera di sensibilizzazione sulla loro importanza.