Il decreto di recepimento della Direttiva 2011/70/EURATOM, se non verrà modificato dal Governo, è un pericoloso passo indietro. Mette in pericolo la sicurezza per la gestione dei lasciti nucleari e non garantisce la corretta trasposizione della direttiva, che potrebbe anche essere oggetto di un’infrazione comunitaria.

Cosi come proposto dal Governo, non si garantisce l’autonomia e l’indipendenza dell’Autorità di controllo competente in materia di sicurezza nucleare e radioprotezione, sottoponendola al rischio di uno squilibrio derivante dai ruoli dei Ministeri. In merito alle competenze attribuite ai Ministri dello sviluppo economico e dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, nonché, per quanto di competenza, al Ministro della Salute, il ruolo assegnato al primo dicastero è preponderante. Come può essere garantita l’autonomia dell’Autorità se al Ministero dello Sviluppo economico sono attribuite, ai sensi della legislazione vigente sia compiti di indirizzo per la società SO.G.I.N., soggetta al controllo dell’Autorità e chiamata ad attuare i programmi nazionali di disattivazione delle installazioni nucleari e di gestione dei rifiuti radioattivi, compresa la localizzazione, la realizzazione e l’esercizio del deposito nazionale dei rifiuti, che di “vigilanza” sull’Autorità? Nelle audizioni tenute in X commissione Senato, fatta eccezion per la SO.G.I.N., tutti i soggetti auditi, si sono espressi rivendicando la necessità di una maggiore separazione dell’Autorità dal dicastero dello Sviluppo economico. In tutta Europa non risulta nessun caso di interdipendenza tra Autorità  e il Ministero sviluppo economico. Nella maggioranza degli Stati (tra cui la Francia) l’Autorità dipende dal Ministero dell’Ambiente. A livello internazionale l’unica eccezione era il Giappone pre-Fukushima dove i controlli erano in capo ad un dipartimento del Ministero dell’industria. Dopo Fukushima in Giappone hanno risolto questo conflitto, mentre invece noi paradossalmente lo stiamo creando.

Altro aspetto rilevante riguarda le modalità di sostegno economico a favore dell’Autorità. Il decreto prevede diverse sostegni economici: un contributo ordinario dello Stato e la riscossione dei diritti da parte degli esercenti (tra i quali SO.G.I.N.) per i servizi erogati. Questo meccanismo di riscossione per i servizi erogati direttamente dai controllati può pregiudicare l’autonomia ispettiva e finanziaria dell’Autorità di controllo. Meglio sarebbe il contrario e cioè: l’Autorità deve essere finanziata direttamente dalla componente A2, mentre i controllati (SO.G.I.N.) dovrebbero essere finanziati in funzione solamente delle attività di decommissioning effettivamente realizzateci, quindi, secondo uno stato di avanzamento dei lavori.

“Con questa impostazione, –  conclude Girotto – il Governo, oltre a porre rischi sull’autonomia dell’Autorità, compromette i principi di trasparenza e partecipazione delle popolazioni e degli enti locali alle attività di sicurezza sulla gestione dei rifiuti nucleari. Inoltre, anzichè affidare il compito di localizzare e realizzare il deposito delle scorie ad una agenzia pubblica (come avviene ovunque) ha deciso di continuare a far svolgere queste attività alla SO.G.I.N., privatizzando così le attività concernenti il trattamento e la custodia dei rifiuti nucleari.

Questo modello non è idoneo ha fornire alla popolazione la massima garanzia sul fatto che la sola preoccupazione della società incaricata sia unicamente quella della sicurezza e della protezione della popolazione stessa. Il tipo di impostazione che si è scelto è suscettibile, invece, di generare un potenziale conflitto di interesse tra il soggetto che deve smaltire rifiuti al minimo costo e con il massimo del profitto e il soggetto che deve ricevere e custodire con la massima sicurezza gli stessi rifiuti. Per tali ragioni in X Commissione il M5S ha votato contro il parere favorevole proposto dalla maggioranza presentandone un parere contrario in cui sono state accolte anche le osservazioni dei soggetti auditi. L’auspicio e che il Governo, se effettivamente intende garantire la sicurezza e la salute dei cittadini, provveda a modificare lo schema di decreto accogliendo le nostre osservazioni.”

Fonte: Comunicato Stampa M5S Senato