io faccio così

“Sono stato in giro sette mesi, ma avrei potuto stare in camper sette anni e ancora non avrei scalfito la quantità e la qualità delle esperienze che sono sorte e stanno sorgendo sui nostri territori. Ho visto veramente di tutto: persone in grado di rendere possibile l’impossibile, progetti di occupazione e integrazione in terre di mafia, progetti di agricoltura ed economia sostenibile fiorenti e visionari, relazioni, comunità che si muovono, solidarietà, accoglienza…”. Così racconta Daniel Tarozzi a margine del suo viaggio lungo l’italico stivale, un viaggio iniziato nel settembre 2012 in compagnia di un camper, un pc e straordinari compagni umani che si sono alternati nel corso dei mesi.

“Sono partito senza una scadenza o un calendario preciso. Ho voluto farmi trasportare dalle esperienze, per conoscere davvero questa Italia che cambia e per vedere se sta cambiando davvero” e la risposta è stata più che positiva. Ne è prova e testimonianza il libro che nasce da questo viaggio insolito e “fuori dai binari” di un giornalista che nell’epoca del duepuntozero decide di abbandonare per un po’ la sua scrivania e andare direttamente nel mondo a consumarsi le suole delle scarpe, a toccare con mano, a guardare con gli occhi questa Italia così contraddittoria, ma anche e soprattutto a incontrare “l’altra Italia”, quella che i media non raccontano, quella che non finisce sotto i riflettori perché incarna il cambiamento che fa paura.

“Io faccio così. Viaggio in camper alla scoperta dell’Italia che Cambia” (Chiarelettere, 2013) – ecco il titolo del volume che dal 18 ottobre sarà disponibile in tutte le librerie e anche sul web in versione e-book – racconta proprio quello che gli altri non hanno raccontato: singoli cittadini e cittadine, movimenti, gruppi, imprenditori, associazioni, famiglie tradizionali e allargate che hanno deciso di vivere in modo diverso senza aspettare che la soluzione arrivasse dall’alto o per delega.

viaggio camper

“Sono stato da loro, li ho conosciuti, li ho intervistati, ho passato del tempo con loro, senza pregiudizi, senza voler criticare o esaltare. Ho avuto centinaia di incontri e posso dirlo: il vento del cambiamento di cui tanti parlano è già arrivato” conferma Daniel Tarozzi. “La routine ti aggredisce e in un attimo ti fa dimenticare. Ti convinci che tutto è mediocre, che hanno ragione i mass media con la loro litania della crisi, della decadenza, dell’onnipresenza dei politici. E allora il panico ti assale” spiega Tarozzi, e invece “le oltre 400 persone che ho incontrato nelle 20 regioni italiane me lo hanno spiegato con forza e con la loro straordinaria bio-diversità: Io faccio così mi hanno detto. E quando sono andato a verificare ho scoperto che non solo avevano delle belle idee, ma erano riusciti a realizzarle, funzionavano!”.

Il lavoro di incontro, organizzazione del viaggio e sintesi delle storie è stato lungo e faticoso, e la difficoltà principale è stata proprio quella di dover selezionare alla fine solo alcune tra tantissime realtà incontrate, spiega Tarozzi.

Una difficoltà positiva portatrice di un messaggio cruciale: c’è da mettere in comune le vicende biografiche, creare una grande rete di esperienze affinché l’io faccio così non diventi il grido isolato di chi è riuscito ad arrangiarsi, ma qualcosa di più ampio e condiviso, capace di incontrare la storia.

Quello nell’Italia che Cambia è un viaggio solo formalmente terminato il 16 aprile 2013, è il viaggio di tutti noi, un viaggio che inizia e non finisce.

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Tutte le esperienze che non sono contenute nel libro in uscita saranno raccontate sul sito www.italiachecambia.org

di Claudia Bruno