Nel 2009 la vostra azienda, allora chiamata Maflow, viene dichiarata dal Tribunale di Milano in stato di insolvenza per operazioni finanziarie finite male. Da allora cosa è successo?

A dispetto dell’apparente stato di buona salute dell’azienda, che dà abbondante lavoro a circa 320 persone solo a Trezzano l’11 maggio 2009, il Tribunale di Milano dichiara MAFLOW in stato di insolvenza (si parla di circa 300 milioni di debito, come risultato di operazioni finanziare, gestionali e amministrative almeno “discutibili”) e la pone sotto commissariamento, con l’apertura il 30 luglio 2009 della procedura di Amministrazione Straordinaria.

Subito appare chiaro che il salvataggio dell’azienda può avvenire solo attraverso la sua acquisizione da parte di un’altra società.

Dopo circa un anno e mezzo di Amministrazione Straordinaria – in cui lo stabilimento di Trezzano perde la quasi totalità delle commesse dei clienti, dubbiosi circa il destino dell’azienda – l’imprenditore polacco Boryszew compra MAFLOW e il 2 ottobre 2010 parte MAFLOW Boryszew con soli 80 dipendenti (scelti con criteri discutibili) su 320 a Trezzano.

240 dipendenti rimangono in cassa integrazione e continuano la lotta iniziata nel 2009, questa volta per riportare in azienda le molte commesse perse nell’ultimo anno (soprattutto di BMW, che rappresentava 80% del fatturato) nella speranza che MAFLOW Boryszew si risollevi, cresca e possa riassumerli.

All’inizio dell’estate del 2012, dopo mesi di lotte per il rilancio di MAFLOW Boryszew e di ricerche senza successo di un nuovo lavoro, si insinua fra i cassintegrati MAFLOW S.p.A. l’idea di costituire una Cooperativa, una Società di Mutuo Soccorso, in cui il lavoro invece che cercato all’esterno, dove non c’è, venga creato dall’interno e permetta a tutti di sostenersi.

Viene definito il settore in cui lavorare, quello ecologico del riciclo dei rifiuti, soprattutto, ma non solo tecnologici e viene individuata una possibile collocazione presso il sito di Trezzano (di proprietà di Unicredit), dove è ormai chiaro che la “nuova” MAFLOW Boryszew sta morendo e dove non si prevede l’arrivo di altre aziende.

L’idea diventa più concreta e credibile a settembre 2012, quando anche il centro per l’impiego AFOL Sud Milano di Corsico, che sta già supportando i cassintegrati MAFLOW S.p.A. con interventi di riqualificazione, istituisce un nuovo ulteriore intervento di formazione e di supporto per il particolare percorso imprenditoriale intrapreso da coloro che vogliono costituirsi in Cooperativa.

A fine anno anche la Regione Lombardia prende in considerazione i cassintegrati MAFLOW nell’ambito del  progetto di “Impresa Sociale come rescue-company”.

Intanto, a dicembre 2012, dopo i 2 anni obbligatori “per contratto”, senza avere mai attuato una strategia di rilancio dello stabilimento, dirottando in modo meschino le commesse riconquistate dalla lotta dei cassintegrati in altri stabilimenti del gruppo, Boryszew chiude anche l’ultimo residuo di MAFLOW a Trezzano.

E ora arriviamo ai giorni nostri.

Siamo diventati Ri-MAFLOW e il 1° marzo 2013 ci siamo costituiti in Cooperativa Sociale ONLUS.

“Ri” per tutte le cose belle che vogliamo rappresentare che cominciano così (Ri-nascita, Ri-uso, Ri-ciclo, Ri-appropriazione, Ri-volta (il debito), Ri-voluzione) e “Ri-MAFLOW” anche per dire “Ecco di nuovo la MAFLOW!”, “E’ ancora MAFLOW!”. “Pensavate fossimo finiti? E invece no!”

Abbiamo bisogno di un posto per la nostra Cooperativa;  perché allora non usare il sito storico di MAFLOW, ora abbandonato?

Con noi, fra le altre cose, verrebbe preservato e sistemato anche a vantaggio del proprietario Unicredit.

– Quali sono state le maggiori difficoltà che avete affrontato?

Almeno all’inizio, non avere il caffè “fresco” quando stavamo al freddo in tenda fuori dalla fabbrica (eh eh).

– Quali sono gli elementi più positivi della vostra esperienza?

Essere usciti dalla solitudine, dall’isolamento e anche dalla disperazione conseguenti alla perdita del nostro lavoro nel 2010.

Riuscire a darci e dare agli altri una speranza, vedere e mostrare una possibile via d’uscita.

Ritrovare un impegno quotidiano costante (anche solo per distrarsi un po’).

Essere artefici del proprio destino e non consegnarlo nelle mani di qualcun altro, sperando che non sia tanto affamato di soldi da distruggere la tua vita pensando solo al profitto.

Ora che il sistema è crollato, avere l’opportunità di contribuire a decidere le regole di quello nuovo.

– Siete in contatto con altri lavoratori impegnati in esperienze simili alla vostra?

Sì. Il nostro intento è quello di confrontarci con esperienze simili alla nostra sia per imparare dagli altri, sia per insegnare quello che abbiamo imparato nella nostra particolare vicenda e che potrebbe applicarsi anche in altre situazioni.

Il nostro scopo è anche quello di essere un esempio e spingere chi non sta ancora facendo come noi a scegliere, se possibile, una strada simile alla nostra.

– Come vedete il futuro?

Lo vediamo e questo è già tantissimo.

Inoltre, il nostro progetto avrà sì una meta finale che ci piacerebbe raggiungere, ma si realizza anche giorno dopo giorno con tanti piccoli passi che sono essi stessi un traguardo.

Dove arriveremo, lontano o vicino, sarà sempre più in là di dove saremmo arrivati rinunciando a tutto questo.

Per informazioni ulteriori su di noi, il nostro passato, le nostre idee, i nostri progetti, vedere i link:

https://www.facebook.com/occupymaflow/notes

http://vogliamocontinuarealavorareallamaflow.blogspot.it

http://www.rimaflow.it

https://www.facebook.com/occupymaflow

I nostri dati:

CITTÀ: Trezzano sul Naviglio (MI)

SETTORE: Metalmeccanico

LAVORATORI: 320

SITUAZIONE ATTUALE: cassa integrazione per 240 lavoratori dal 2010 (termina a febbraio 2013), chiusura definitiva il 31/12/2012 e cassa integrazione da quella data per i soli 80 lavoratori assunti a ottobre 2010 dalla nuova società.

AZIONI DI PROTESTA (ELENCO PARZIALE):

Novembre 2009: inizio assemblea/presidio permanente; presidi e manifestazioni di protesta presso il Consolato tedesco, il Tribunale di Milano, la sede di BMW Italia.

Dicembre 2009: presidio e manifestazione di protesta presso il Teatro alla Scala Milano; partecipazione alla protesta di Agile-Eutelia.

Gennaio 2010: presidi e manifestazioni di protesta presso il tetto della fabbrica, la concessionarie BMW di Milano, piazze e strade di Trezzano sul Naviglio, il Consolato tedesco, la Prefettura di Milano.

Febbraio 2010: corsa podistica attorno alla fabbrica; Santa Messa in fabbrica; spettacolo teatrale in fabbrica.

Marzo 2010: presidi e manifestazioni di protesta presso la concessionaria BMW a Milano, la sede Unicredit a Milano, la Regione Lombardia, la Provincia di Milano, la Prefettura di Milano; viaggio e manifestazione a Monaco di Baviera (Germania) presso la BMW.

Aprile 2010: presidio e manifestazione di protesta presso il Ministero dello Sviluppo Economico a Roma.

Maggio 2010: spettacolo danzante in fabbrica; presidio e manifestazione di protesta presso la Regione Lombardia.

Giugno 2010: concerto in fabbrica.

Gennaio 2011: presidio e manifestazione di protesta presso la MAFLOW Boryszew.

Febbraio 2011: presidi e manifestazioni di protesta presso la MAFLOW Boryszew, le concessionarie BMW a Milano, il Consolato Tedesco, gli uffici dei commissari straordinari.

Marzo 2011: presidio e manifestazione di protesta presso la Regione Lombardia.

Ottobre 2011: presidio e manifestazione di protesta presso la Regione Lombardia.

Giugno 2012: nascita del progetto della Cooperativa Ri-MAFLOW.

Dicembre 2012: nascita del sito, e-mail, pagine su social networks di Ri-MAFLOW.

Gennaio 2013: inizio del presidio Ri-MAFLOW davanti alla fabbrica ex-MAFLOW chiusa;

STIPENDIO PASSATO E ATTUALE:
Da 1,300-1.800 euro netti  agli attuali 750-850 .

Il 14, 15 e 16 giugno terremo una tre giorni di eventi e divertimenti: il Ri-PARTY!

Il video di presentazione e i dettagli qui:

http://www.youtube.com/watch?v=mgzyY7Hvso8

https://www.facebook.com/events/511128008946169/

https://www.facebook.com/RiPartyFestaFuoriMercato

http://ri-partyfesta.blogspot.it/p/programma.html

http://rimaflow.it/