La questione Muso non accenna a risolversi e si arricchisce sempre di nuovi capitoli. Ieri, in tarda serata, è arrivata la notizia di una “cessazione della tregua” a Niscemi. Due camion statunitensi avrebbero forzato il blocco degli attivisti No Muos in contrada Ulmo.

“La tregua seguita agli accordi fatti prima delle elezioni – afferma il Comitato di Base Niscemi – quindi è definitivamente saltata. Continuano sempre più pressanti le prove di forza del governo agonizzante contro cittadini che lottano per il rispetto del proprio territorio e della propria salute”.  La polizia, invece, ha dato un’altra versione. Secondo le forze dell’ordine il transito dei tir è avvenuto regolarmente senza azioni di forza.

Le tensioni arrivano all’indomani della visita nell’Isola del console Moore che si è detto fiducioso sulla realizzazione dell’antenna . “L’installazione del Muos è cruciale per gli interessi di sicurezza nazionale di Italia, Stati Uniti e dell’intera Nato ma la salute dei cittadini deve essere garantita e l’accordo dell’11 marzo scorso è un chiaro segnale in questo senso”.

Intanto arrivano nuove adesioni alla protesta. La Rete degli Studenti Medi Sicilia ha dato la propria adesione alla manifestazione che si terrà il 30 marzo a Niscemi per chiedere di non istallare le parabole e le antenne del sistema di telecomunicazione satellitare della marina americana.

“Si tratta di un’iniziativa molto importante per ribadire fortemente il nostro no al Muos, per accrescere e mantenere viva l’attenzione sull’argomento e per sostenere concretamente l’impegno dei movimenti che fino ad ora hanno denunciato quanto sta accadendo a Niscemi.” Ha affermato Leandro Bianco, Portavoce regionale della Rete degli Studenti Medi. Aggiunge Bianco: “Vogliamo favorire il dibattito non solo sul MUOS, ma su tutte le tematiche che ruotano intorno alla questione: la difesa del territorio, dell’ambiente e delle biodiversità; l’impegno per la pace e contro la militarizzazione della Sicilia”.

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