Mentre da tutta la Sicilia e da molte città italiane si moltiplicano i preparativi per una grande partecipazione popolare alla manifestazione nazionale di sabato prossimo a Niscemi, anche stamattina per ben due volte, sono stati violentemente rimossi i blocchi: alle 8,30 di fronte all’ingresso principale per far passare cinque automezzi di operai e militari Usa, e alle 11,00 – di fronte al presidio permanente – per far passare due automezzi con attrezzi di costruzione. Dopo circa un’ora è anche uscito un automezzo vuoto della ditta Comina.

Le forze del (dis)ordine sono state efficienti nel difendere gli interessi bellici degli Usa, nonché il “diritto” di lavorare garantito a ditte sprovviste del necessario certificato antimafia.

Denunciamo il pesante clima d’allarmismo generato da una capillare campagna di disinformazione dispiegata a Niscemi per far fallire la manifestazione. Sono tanti, oramai, gli uccelli del malaugurio che invitano i negozianti a chiudere le saracinesche e la popolazione a barricarsi in casa a causa delle “sicure” violenze dei manifestanti NoMuos. Nel respingere queste provocazioni, anche noi invitiamo i negozianti a chiudere, ma solo per partecipare alla manifestazione in difesa del futuro di noi tutti!

Già nel 2009 a Siracusa si tentò di criminalizzare la manifestazione contro il G8 ambiente, ma la grande partecipazione popolare ridicolizzò gli inutili tentativi di provocare incidenti.

Anche stavolta (come già abbiamo fatto a Niscemi il 6 ottobre dell’anno scorso) la forza delle nostre ragioni e delle nostre lotte avrà la meglio contro chi, da decenni, è stato colluso con la base della morte o ha latitato nel suo impegno per contrastarla.

Invitiamo alla più ampia partecipazione popolare alla manifestazione di sabato, a sostenere il presidio permanente, e a intensificare i blocchi per imporre dal basso e con la lotta una vera revoca dei lavori fino alla definitiva SMILITARIZZAZIONE DELLA SUGHERETA.

Coordinamento regionale dei comitati NoMuos

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