Un capitolo relativamente recente della cessione del proprio territorio  alle forze militari USA per realizzarvi strutture militari è quello del MUOS  di Niscemi (Caltanissetta). In una Sicilia che ha già pagato in termini anche di sviluppo turistico, con la “guerra dei droni”sulla Libia, con la chiusura prima totale e poi parziale dell’aeroporto di Trapani-Birgi, si sta realizzando un’opera che non ha pari nel continente europeo. Si tratta dell’impianto di tre enormi parabole satellitari (di diametro vicino  ai 20 metri ed altezza prossima ai 150 metri) collegate ad altri tre impianti simili già esistenti in territorio USA ed a cinque satelliti, che guideranno le azioni militari USA in tutto il mondo.

Tale opera rappresenta un salto di “qualità” verso lo sviluppo di  guerre sempre più disumanizzate, guidate e svolte da “droni” e verso una ancora ipotetica guerra climatica (progetto HAARP), ma anche la parziale devastazione di un area di tutela ambientale, la messa a rischio di una popolazione (Niscemi è ad appena due chilometri dalla base USA) per le intense radiazioni elettromagnetiche a bassa ed alta frequenza e le possibili influenze negative sul traffico aereo civile dell’intera Sicilia.

Per questi motivi, a Niscemi, a Vittoria e in altre città siciliane si sta sviluppando un movimento popolare NO-MUOS; è nato un coordinamento dei sindaci (che ha ricevuto il supporto della Provincia di Caltanissetta) e sono state presentate diverse interrogazioni sia al Parlamento italiano che a quello europeo. L’obiettivo politico primario del movimento è quello di bloccare le autorizzazioni concesse lo scorso anno dal precedente Presidente della Regione Sicilia, per lo svolgimento dei lavori dell’area di tutela ambientale. Dal punto di vista “operativo”, invece, sono stati realizzati dei “presidi” per intercettare e bloccare l’arrivo della gru che dovrebbe provvedere all’istallazione delle parabole.

Sabato 8 dicembre inoltre è in programma a Niscemi, una manifestazione nazionale di protesta.

Come forze pacifiste e nonviolente, il Partito Umanista e Mondo senza Guerre non possono che schierarsi a fianco dei cittadini e dei movimenti popolari NO-MUOS, denunciando la progressiva militarizzazione del paese, ad opera tra l’altro di forze sovranazionali, nonché il pericoloso passaggio delle operazioni di guerra, già di per sé disumane, dall’uomo alla macchina, con l’apparente “de-responsabilizzazione” dell’uomo.

Referente sul territorio: Natale Salvo
E-mail: altratrapani@gmail.com