L’eventuale chiusura della Segreteria implica “l’esclusione completa dei responsabili del conflitto armato, il che evidenzia la politica di impunità dell’attuale governo” – guidato dal generale dell’esercito a riposo Otto Pérez – si legge in un comunicato diffuso dal sindacato dei lavoratori dell’istituzione (Sitrasepaz). Lo smantellamento della Segreteria comporterebbe anche la chiusura degli Archivi della pace creati nel 2008 per digitalizzare e registrare tutti i documenti declassificari dell’epoca del conflitto: contengono, tra l’altro, dossier dell’esercito e della polizia su ipotetici “sovversivi marxisti” e il registro militare dove sono trascritti i nomi di decine di ‘desaparecidos’.

“Gli Archivi contengono anche documenti militari utilizzati al momento in diversi processi aperti nei confronti dell’ex dittatore Efraín Ríos Montt, oltre a pubblicazioni che possono servire per migliaia di altri dibattimenti” ha denunciato l’attivista Helen Mack.