I cittadini della valdisieve invitano le amministrazioni locali a
prendere in seria considerazione la possibilità di valutare l’alternativa di impianti a freddo non finalizzati alla produzione di CDR, ma al reale recupero di materia prima seconda senza produrre danni ai cittadini e al territorio.

Inoltre i cittadini della Valdisieve invitano gli amministratori a impegnarsi su tutto il territorio per:

– la riduzione dei rifiuti

– la raccolta porta a porta

– il recupero di materia (in quanto le materie prime sono comunque in fase di esaurimento);

– il riciclaggio effettivo;

– l’ulteriore selezione in TMB;

– la creazione di un centro di ricerca e riprogettazione secondo il principio “dalla culla alla
culla” in modo da riutilizzare/riciclare anche i prodotti più difficili, come per esempio i
pannolini (progetto Pampers-Vedelago);

– la progettazione di una “società del riciclaggio” come chiesto dall’UE;

– l’introduzione della tariffa PUNTUALE che rispetti il principio di “chi più produce, più
paga”.

Tutte azioni a cui l’UE fa riferimento sia attraverso le sue Direttive (2008/98/CE) che
attraverso STRATEGIE (come Europa 2020) che con le varie RISOLUZIONI del PE –
votate a partire dal 20 aprile scorso (come la 2011/2068(INI)), in cui per la prima volta si
arriva a porre all’ordine del giorno la necessità di produrre uno smaltimento “prossimo
allo zero” e invita, per ragioni economiche e per un impiego efficiente delle risorse, gli
Stati membri ad introdurre gradualmente un divieto generale dello smaltimento in discarica
a livello europeo e ad abolire progressivamente l’incenerimento dei rifiuti riciclabili e
compostabili entro il 2020.

Per contatti:

assovaldisieve@gmail.com

comitatovaldisieve@libero.it

vivereinvaldisieve@libero.it