Mentre gli stati devono prendere soldi in prestito dalle banche a tassi sempre più alti, specie se sono in difficoltà, (Grecia, Portogallo, Spagna…) e danneggiati dai giudizi negativi delle agenzie di rating, le banche, invece, hanno potuto ottenere prestiti a tassi preferenziali dalla banca centrale europea per fronteggiare la crisi. Così, a dicembre, e poi di nuovo a febbraio, non meno di 1.000 miliardi di euro sono stati prestati a tassi bassissimi alle banche private per tre anni. Obiettivo di questo prestito agevolato: permettere alle banche di continuare a sostenere il credito alle famiglie e alle imprese, oltre che agli stati (e c’è questa logica difficile da afferrare: la banca centrale aiuta le banche prestando loro a tassi molti bassi, ma queste stesse banche a loro volta non aiutano gli stati in difficoltà, applicando il sistema opposto: quanto più uno stato è in difficoltà, tanto più alti sono i tassi chiesti dalle banche…)

**I soldi sono andati a finire nell’economia reale?**

Torniamo a questa somma incredibile: 1.000 miliardi di euro prestati alle banche a tasso agevolato. Sono passati alcuni mesi e, ora, la Commissione europea si sta chiedendo se le banche hanno fatto buon uso di questi miliardi reimpiegandoli nell’economia. *”Che ne hanno fatto di questi soldi, le banche? Li hanno redistribuiti nell’economia reale attraverso crediti alle famiglie e alle imprese? Ne hanno approfittato per ricapitalizzarsi, mettendo così il danaro guadagnato in riserva? Hanno comprato debiti publici?”*, si chiede una fonte di Bruxelles citata da LeMonde.fr.

**Ogni singola banca potrebbe trovarsi a dover dare spiegazioni.**

Le autorità europee hanno tutto il diritto di porsi qualche domanda, visto che, nonostante li aiuti ricevuti, alcune banche hanno continuato a inasprire le condizioni per l’accesso al credito delle imprese. Mercoledì 25 aprile, Mario Draghi, presidente della BCE, ha fatto notare ai deputati europei che quei 1.000 miliardi prestati alle banche non si ritrovavano in circolo nell’economia alla velocità che si sperava. Stando a LeMonde.fr, il commissario europeo al commercio interno avrebbe quindi chiesto allo stesso Mario Draghi di indagare sul destino di quei miliardi di euro. Se questi risponde positivamnete alla richiesta, ogni singola banca europea potrebbe trovarsi costretta a produrre un rapporto nel quale spiega in che modo ha utilizzzato il danaro. Fino ad ora, non era stato previsto nessuno controllo…

http://www.rtl.be/info/economie/monde/873688/qu-ont-fait-les-banques-des-1000-milliards-d-euros-qu-on-leur-a-pretes