Il piccolo aumento di uno 0,3% segna la fine di un ciclo di aumenti nella spesa militare tra il 1998 e il 2010, con una media annuale di crescita del 4.5% tra il 2001 e il 2009.
Sei dei paesi con la spesa militare più alta – Germania, Brasile, Stati Uniti, Francia, India e Regno Unito – hanno effettuato nel 2011 dei tagli che in molti casi hanno rispecchiato l’esigenza di ridurre i deficit di bilancio. Nel frattempo invece, altre nazioni, in particolare Cina e Russia, hanno aumentato considerevolmente la loro spesa militare.
“Le lezioni della crisi mondiale, specialmente le misure di riduzione del deficit di bilancio in Europa e Stati Uniti, fanno sì che almeno durante l’attuale decennio, si abbia una riduzione della spesa militare” afferma il Dott Sam Perlo-Freeman, a capo del Progetto del SIPRI sulle spese militari.

**Le pressioni di bilancio negli USA e in Europa causano misure di austerity**

La spesa militare negli USA, paese con le cifre più alte in questo settore, è diminuita nel 2010 del 1,2% (870 miliardi $). Questa diminuzione, si deve principalmente alla decisione del Congresso nello stabilire il bilancio per l’anno fiscale 2011 giacché l’amministrazione Obama si è dovuta confrontare con i repubblicani sulla questione di come ridurre il deficit di bilancio.
E’ probabile che questa tendenza continui dato che i tagli approvati dal Congresso nel 2011 impongono restrizioni a futuri aumenti di spesa militare “di base”. Non solo, si spera che con il ritiro dall’Iraq e la riduzione del contingente in Afghanistan si producano altri tagli alle spese militari. Anche i 3 paesi con la spesa più alta in Europa – Germania, Francia e Regno Unito – hanno iniziato una riduzione a causa delle misure di austerity intraprese per ridurre il deficit.
La spesa militare della Francia è diminuita del 4% dal 2008 e mentre quelle di Germania (-1,4%) e Regno Unito (- 0,6%) sono state più modeste, entrambe le nazioni stanno pianificando tagli aggiuntivi per i prossimi anni.
Tagli assai più ingenti sono stati fatti da Grecia, Spagna, Italia e Irlanda, in considerazione della crisi; anche la maggior parte dei paesi europei restanti, sta adottando la stessa linea di tagli importanti.

**Le spese militari della Russia aumentano del 9%**

In controtendenza la Russia, dove la spesa è aumentata nel 2011 del 9,3% raggiungendo un totale di 71,900 miliardi di $, al terzo posto nel mondo nella classifica dei paesi con la spesa militare più alta superando Regno Unito e Francia.
Si prevedono altri aumenti, soprattutto in equipaggiamento, ricerca, sviluppo e appoggio all’industria delle armi e ai servizi militari per il decennio 2011-2020, con piani per sostituire la maggior parte delle forniture che risalgono ormai alla vecchia Unione Sovietica.

Altri sviluppi regionali
La spesa militare in Asia e Oceania è aumentata del 2.4% in parte grazie all’aumento del 6.7% (8 miliardi e 208 milioni di $) in Cina. In India, la spesa militare è scesa del 3.9% (1miliardo 900 milioni $) con un alto indice di inflazione che cancella l’aumento nominale.
 In Africa, l’aumento regionale del 8.6% si deve ad un incremento del 44% (2 miliardi 500 milioni di $) in Algeria – in parte dovuto alle vicende e alle preoccupazioni causate dal conflitto libico.
 Il Medio Oriente è l’unica regione dove un chiaro indice di aumento è stato percettibile per la maggior parte dei paesi, anche se la mancanza di informazioni dei protagonisti chiave come Iran o Emirati Arabi, rende il totale fortemente incerto.
 In America Latina la spesa militare è diminuite del 3.3% nel 2011. Il paese con la spesa più alta è il Brasile, dove la spesa è stata comunque ridotta nel 2011 del 8.2% (2 miliardi e 808 milioni di $) come parte degli sforzi per raffreddare l’economia e ridurre l’inflazione. La conseguente diminuzione ha rappresentato la quasi totalità della riduzione regionale nell’intera America Latina.
“E’ ancora presto per dire se la stabilizzazione della spesa militare nel 2011 rappresenta un cambiamento di tendenza a lungo termine” afferma Perlo-Freeman. “Nonostante siano probabili nuove riduzioni in Usa e Europa nei prossimi anni, la tendenza in Asia, Africa e Medio Oriente continua a salire per il momento, e qualsiasi nuova guerra potrebbe cambiare il panorama in modo drammatico”.
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Il progetto di ricerca del SIPRI sulla spesa militare monitora gli sviluppi a livello mondiale e mantiene un data base completo, coerente ed esteso a questo riguardo. La spesa militare si riferisce a qualsiasi tipo di spesa dei governi sulle forze armate attuali e sulle loro attività, inclusi salari e benefici, spese di funzionamento, acquisto di armi ed equipaggiamenti, edifici militari, ricerca e sviluppo, amministrazione centrale di comando e appoggio.
Pertanto SIPRI scoraggia l’uso di termini come “spesa in armi” riferendosi alla spesa militare dato che la spesa per gli armamenti costituisce normalmente sola una parte del totale. Tutte le percentuali di aumento e diminuzione sono espresse in termini reali (a prezzi costanti 2010). Questa è la serie finale di tre anteprime di diffusioni di dati prima del lancio del report Annuale SIPRI che avverrà nel Giugno 2012. Il 4 Giugno, SIPRI presenterà il suo report Annuale 2012 (informazione e analisi aggiornati sullo stato delle forze nucleari del mondo, agenda internazionale di mantenimento della pace e misure per controllare le armi di distruzione di massa).
Fonte: www.sipri.org

Tradotto da Eleonora Albini