*Dottoressa, l’uccisione di Gheddafi era giustificata dal punto di vista del diritto internazionale?*

“Un’uccisione non è mai giustificata, tanto più in questo caso. Nei confronti di Gheddafi la Corte penale internazionale aveva emesso un mandato di cattura. Lo avrebbero dovuto catturare e consegnare ai magistrati dell’Aja”.

*Nella cattura di Gheddafi potrebbero essere stati coinvolti aerei della Nato?*

“Sembra che i caccia dell’Alleanza atlantica abbiano bombardato un convoglio a bordo del quale viaggiava il colonnello, permettendo di bloccarlo. Non è chiaro però se nel bombardamento Gheddafi sia rimasto ferito o meno. La tesi del Consiglio nazionale di transizione è che sia stato colpito alla testa da un proiettile durante una sparatoria successiva alla cattura. Per ora è impossibile dire se sia andata così o se sia stata un’esecuzione”.

*Ci sarà un’inchiesta?*

“Sarebbe necessaria. Ma perché si indaghi ci vuole la volontà politica e io non credo che ci sia. La comunità internazionale vuole sostenere il Consiglio nazionale di transizione e metterà da parte le richieste di giustizia per Gheddafi. L’attenzione è su tutt’altro, magari anche sul petrolio”.

*La risoluzione 1973 dell’Onu autorizzava la Nato a “proteggere i civili”. È stata rispettata o si è andato oltre?*

“È difficile stabilire cosa fosse necessario e cosa non lo fosse. Di sicuro, la risoluzione era ambigua. Indicava come priorità la protezione dei civili ma poi all’articolo successivo autorizzava ‘l’uso della forza necessario’ prestandosi a interpretazioni diverse”.