A partire dalle 10 hanno cominciato ad arrivare al Parco gruppi di persone provenienti da diversi punti del mondo: indiani, africani, spagnoli, cileni, argentini, italiani, cechi, peruviani, finlandesi, tra gli altri. Nell’attesa dell’evento di chiusura della Marcia Mondiale, camminano nel Parco visitando la Sala di meditazione, il Belvedere, la Piazza delle Stele, l’Eremo e la Fonte.

Con il passare delle ore, i visitatori sono aumentati e con essi la loro diversità, visibile nelle diverse espressioni artistiche sparse dappertutto: sopra una collina un gruppo di artisti hanno posto quadri improvvisando una mostra artistica. In altre parti del Parco, giocolieri e percussionisti hanno animato le persone vicine, un gruppo folkloristico della comunità boliviana, Kaypacha Manta, e rappresentanti del popolo Mapuche hanno suonato le loro musiche esibendosi con costumi e balli tipici.

Un palco e due torri per l’audio su una piccola collina vicino al Monolito saranno il luogo in cui alle 18 parleranno i membri dell’equipe internazionale della Marcia Mondiale: Rafael de la Rubia (Spagna), portavoce dell’equipe; Bhairavi Sagar (India), Giorgio Schultze (Italia), portavoce dell’Umanesimo per l’Europa; Tony Robinson (Inghilterra), e Gemma Suzara (Filippine). Quindi parleranno Pía Figueroa, direttrice di Pressenza, Agenzia Internazionale di Notizie, Sandra Amor, organizzatrice della Marcia a Mendoza, e per ultimo parlerà Tomás Hirsch, portavoce dell’Umanesimo per l’America Latina.

Juanjo Coscarelli, di Mendoza, membro della commissione del Parco Punta de Vacas, ha comunicato che saranno presenti 500 persone in qualità di “aiutanti” per orientare i visitatori nelle diverse zone del parco, nelle aree di primo soccorso e vicino le ambulanze, per informare sulle precauzioni da prendere rispetto all’altitudine, dato che la giornata si svolge a 2500 metri sul livello del mare.

In quanto alle difficoltà, Coscarelli ha raccontato che il municipio della località di Las Heras non ha rispettato l’impegno preso di occuparsi del palco, “doveva occuparsene il governo provinciale, e si è ottenuto che arrivasse un palco da Uspallata”.

Rispetto alla chiusura della Marcia, ha commentato: “è un momento ispiratore alla massima potenza, è la prima marcia mondiale nella storia dell’umanità ed è parte della costruzione della Nazione Umana Universale, mi sento molto felice ed emozionato”.
Abraham Lincoln, un giovane che ha viaggiato a Mendoza dal Ghana, si è espresso con queste parole: “La Marcia Mondiale sta producendo una connessione fantastica tra le persone che si sono aggiunte al progetto”.

Durante la giornata continueranno le diverse espressioni artistiche, tra cui il Gruppo Pangea, diretto dal coreografo brasiliano Sergio Berto, che a sua volta è uno dei coreografi di Maximiliano Guerra. In serata, dopo i discorsi ufficiali, saranno presentati l’orchestra di bambini “Pequeñas Huellas”, Marcial Aguirre, Victorio Menghi, il gruppo di cumbia Mezclao, Imperio Diablo, Fauna e Dj Sy.

Situato nello scenario imponente della cordigliera delle Ande, il Parco di Studio e Riflessione Punta de Vacas è il luogo dove fu realizzato, il 15 novembre 2008, il lancio ufficiale della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza, iniziativa dell’organismo del Movimento Umanista “Mondo Senza Guerre”, durante il 1° Simposio Internazionale del Centro Mondiale di Studi Umanisti “L’Etica nella Conoscenza”.

Tradotto dallo spagnolo da Roberta Consilvio