Durante la giornata di mobilitazione che si sta portando avanti in tutta la Spagna, a Madrid, centinaia di persone hanno marciato da Atocha fino a Piazza di Tirso de Molina, dove l’attrice Pilar Bardem ha letto un manifesto. I manifestanti intonavano slogan come “nessun essere umano è illegale”, “tutti siamo immigranti” o “via la legge per l’immigrazione”. L’evento ha contato sull’animazione di un gruppo di percussionisti che ha chiuso la marcia.
La riforma della legge sull’immigrazione prevede di aumentare fino a 60 giorni i tempi di sosta nei Centri di Permanenza Temporanea, per gli immigranti che commettano errori amministrativi, riduce il ricongiungimento familiare al coniuge e ai discendenti e boccia quello dei genitori fino ai 65 anni a meno che non provi evidenti ragioni umanitarie, e pretende di applicare la multa di 10.000 euro per chi registra e tiene una persona straniera nella propria casa, tra le altre misure.
La presidentessa del Coordinamento Nazionale di Associazioni di Ecuadoriani in Spagna (CONADEE), Aida Quinatoa, ha denunciato che il Governo con questa proposta “crea un coperchio per nascondere i veri responsabili della crisi economica, gettando invece la colpa sugli immigranti.” In questo senso – ha detto – la crisi economica “non può essere una scusa” per approvare una legge “ingiusta” e ha chiesto “che ci ascoltino, che aprano le porte ad una vera convivenza tra vicini”.
Da parte sua, il presidente della Federazione di Associazioni di Rifugiati ed Immigranti della Spagna (FERINE), Víctor Sáez, ha detto che nella riforma si minimizza la menzione dell’ampliamento del diritto al voto e la partecipazione politica del collettivo immigrante in Spagna, come misure capaci di assicurare un “vero” radicamento delle famiglie straniere in questo paese.
Sara Tajuelo ha spiegato: “siamo preoccupati perché in tutta l’Europa si sta cominciando a responsabilizzare della crisi economica attuale l’immigrazione, dimenticandoci dei veri responsabili: le grandi compagnie, le banche, gli stessi che continuano a guadagnare migliaia di milioni di euro… Esigiamo la deroga delle attuali Leggi sull’Immigrazione e invitiamo a lavorare per unire le culture per superare la disuguaglianza, la violenza economica, religiosa, psicologica e morale.”
Perciò, Convergenza delle Culture e il Partito Umanista, presente nella manifestazione, hanno convocato alla Marcia Mondiale per la Pace e la Non violenza, che passerà per Madrid il prossimo 14 novembre. “Stiamo appoggiando questa manifestazione e con tutte le associazioni appoggiamo la Marcia Mondiale per la Pace e la Non violenza, una marcia morale che si basa sui diritti di tutti gli esseri umani e ancora di più degli immigranti in questo momento di oltraggio”, ha affermato Tajuelo.

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Traduzione dallo Spagnolo di Annalisa Pensiero