Durante l’incontro presso la sede dell’associazione “Energie per i diritti umani” a Roma abbiamo avuto l’occasione intervistare Jill Carr Harris, (attivista per i diritti umani, lo sviluppo e le questioni ambientali,   ha lavorato per il Programma di sviluppo delle Nazioni Unite, l’Agenzia canadese per lo sviluppo internazionale e molte ONG indiane. Moglie del leader indiano Rajagopal, è coordinatrice internazionale di Ekta Parishad e ha ricoperto la stessa posizione per Ekta Mahila Manch -ramo femminile del movimento Ekta Parishad)

Chi, quando e soprattutto perché avete l’idea di questa Marcia Nonviolenta? Marcia Nonviolenta, il significato per voi?

La campagna Jai Jagat (Victory to All) (compresa la formazione nonviolenta, una marcia e un’azione a Ginevra) è nata dal lavoro svolto in India da un’organizzazione sociale, l’Ekta Parishad (Unity Forum) (1) con i poveri senza terra. La difficoltà di mantenere la propria terra di fronte all’urbanizzazione e allo “sviluppo” era difficile. Ekta Parishad trovò che lo stesso accadeva in molti altri paesi. Le azioni locali e nazionali sono state condotte in India per molti anni, perché le comunità dipendenti dalle risorse stavano perdendo le proprie terre, i mezzi di sussistenza e costrette a migrare verso le città e gli slum. Queste condizioni sono state influenzate   anche dagli investimenti globali provenienti da banche e interessi commerciali internazionali. È quindi importante sollevare tali questioni a livello internazionale. Ekta Parishad voleva intraprendere un’azione internazionale in modo nonviolento, nello stesso modo in cui ci siamo esercitati in India. Si trattava di utilizzare il metodo gandhiano di satyagraha o lotta nonviolenta che introduce anche la componente del dialogo nonviolento. Ekta Parishad è stata incoraggiata ad affrontare questo problema con gruppi provenienti da molti luoghi diversi.

Tempistiche e Percorso della Jai Jagat

Ci saranno molte marce che raggiungeranno Ginevra a metà settembre 2020. Una delle più grandi arriverà dall’India. Avrà una componente terrestre che durerà un anno. Partirà dalla tomba di Gandhi a Nuova Delhi il 2 ottobre 2019 per celebrare i 150 anni della nascita di Gandhi. nel corso di un anno arriverà a Ginevra, la città della pace. Il percorso dettagliato è attualmente in fase di pianificazione. La mappa definitiva sarà disponibile nel marzo 2019.

Cosa pianificate durante i vari soggiorni?

Dobbiamo fare in modo che i comitati nazionali locali si costituiscano in vari paesi. Essi si occuperanno dei diversi eventi e della partecipazione locale. La Jai Jagat si occuperà di un gruppo consistente di viaggiatori (circa 25 hanno in programma di viaggiare per tutto il percorso).

Il passaggio in Italia, quando e dove

Attualmente la pianificazione è in corso in Italia. C’è la possibilità che quando la marcia raggiungerà l’Italia ci saranno più di 500 persone provenienti dall’India, soprattutto giovani e persone colpite dallo sfollamento e dall’emarginazione. C’è un piano provvisorio per ospitare ogni mese un paio di conferenze sulla pace, possibilmente una ad Assisi e una a Milano, anche se la finalizzazione sarà disponibile solo nel marzo 2019. Non abbiamo acnora   avuto conferma dagli organizzatori italiani.

L’ingresso in Italia dovrebbe essere la fine di giugno. Si uscirà a fine di settembre 2020 per arrivare a Ginevra il 25 settembre. Il passaggio italiano coincide con la stagione delle vacanze. La speranza è quella di attrarre il maggior numero possibile di famiglie e altre persone alla marcia durante il periodo delle vacanze.

Per ulteriori informazioni visitare il sito,  www.jaijagat2020.org

Andrea Togno

(1)

www.ektaparishad.in