Rosmit Mantilla, parlamentare venezuelano del partito  “Volontà popolare”, attivista per i diritti delle persone Lgbti e prigioniero di coscienza adottato da Amnesty International, è tornato in libertà giovedì 17 novembre.

Mantilla era detenuto in attesa del processo da oltre due anni in una struttura penitenziaria dei servizi segreti di Caracas, la capitale del Venezuela.

Era stato arrestato il 2 maggio 2014, quando il suo partito era all’opposizione, con l’accusa di aver ricevuto fondi per finanziare le proteste antigovernative che avevano avuto luogo nella prima parte di quell’anno: accusa basata unicamente su una testimonianza anonima.

Negli ultimi mesi le condizioni di salute di Mantilla si erano aggravate. Solo il 13 novembre aveva ottenuto l’autorizzazione a essere operato in una struttura sanitaria di sua scelta. L’operazione è andata bene ma la funzionalità del pancreas risulta ancora compromessa a causa del ritardo con cui è stato effettuato l’intervento chirurgico.