Decine di organizzazioni tra movimenti sociali, associazioni ambientaliste e contadine, tra cui la Campagna Stop TTIP Italia e l’Ong Fairwatch,  hanno inviato il 24 agosto scorso una lettera ai membri della Commissione Commercio del Parlamento Europeo (INTA Committee) chiedendo come primo passo uno scrutinio e una discussione democratica e trasparente sulle sorti del CETA, l’Accordo di libero scambio tra Canada e Unione Europea concluso nel settembre 2014 e ora in attesa di ratifica. Obiettivo: rendere pubblico il dibattito con l’obiettivo di bloccarne l’approvazione.

“Il  CETA” si legge nel comunicato, “è stato negoziato con un minimo coinvolgimento dei parlamentari europei e fuori dal controllo di molti parlamentari nazionali. L’accordo, composto da più di 1500 pagine” continua la lettera, “è stato reso disponibile in tutte le lingue dell’Unione solamente dal luglio 2016”.

La lettera segue la scelta del profilo misto dell’accordo da parte del Consiglio Europeo del luglio scorso, cosa che permette la ratifica anche dei parlamenti nazionali e non solo del Parlamento Europeo, posizione sostenuta dal Governo italiano e resa pubblica da Stop TTIP Italia.

“La possibile sospensione del TTIP, ancora da verificare, è un primo passo” sottolinea Stop TTIP Italia, “ma il blocco del CETA è l’ulteriore obiettivo che dobbiamo porci”. I prossimi appuntamenti di mobilitazione, previsti per metà settembre, verranno comunicati quanto prima.