La Corea del Nord sta di nuovo sparando missili nei cieli dell’Asia orientale e tutti i fanatici ne reclamano il sangue, ma questo scenario viene regolarmente riproposto. Tuttavia fondamentalmente nessuno fa un passo per cambiare alcunché.

La Corea del Nord resta in isolamento, il suo popolo subisce sanzioni, i suoi leader sono denigrati, quando non ridicolizzati, e tutto ciò che vediamo della nazione sui media sono immagini di truppe che marciano al passo dell’oca, uomini e donne dai volti severi, gli occhi e il mento alzati.

Pressenza ha recentemente scritto un articolo sulla situazione, vedi North Korea says peace treaty, halt to military exercises, would end nuclear tests (n.d.t. La Corea del Nord dice: trattato di pace, stop alle esercitazioni militari, fine dei test nucleari).

In precedenza, un altro autore di Pressenza ha parlato del tema, Paulo Genovese: “… il presidente degli Stati Uniti d’America, un paese che ama definirsi Terra della Libertà, ha dichiarato pubblicamente che la più potente nazione del pianeta è un ostaggio. Di cosa? Di armi della stessa logica di violenza… Mentre una gran parte della popolazione nord coreana vive in miseria, insieme ai 32 milioni di americani che non sanno se potranno mangiare domani, entrambi i governi soffrono della stessa malattia: la risposta violenta ai conflitti. La sofferenza di una larga parte della loro popolazione potrebbe essere sanata se parte delle risorse destinate a scopi militari fosse invece indirizzata ai bisogni fondamentali delle persone e ai diritti umani”.

L’appello viene da molti attivisti pacifisti per la riunificazione della Corea: “Il problema locale per la penisola coreana è la riunificazione: avere una Corea e non un Nord Corea e un Sud Corea. Sebbene localmente ci siano dissidenti verso una tale riunificazione, la maggior parte del popolo coreano le darebbe il benvenuto”.

Commentatori politici dicono che la Cina dovrebbe fare di più, dato che è più vicina alla leadership nordcoreana di qualunque altra nazione, ma la Cina non vuole in alcun modo causare scompiglio nella gestione della Corea del Nord poiché qualunque instabilità scorrerebbe oltre i suoi confini per riversarsi in Cina. Così la Cina è tranquilla sulla questione della riunificazione, soprattutto dato che presumibilmente il più occidentalizzato modo di vivere della Corea del Sud potrebbe cominciare a dominare nel Nord con esiti sconosciuti e data inoltre l’eventuale probabilità che delle basi militari siano posizionate ancora più vicino alla stessa Cina.

Da un’intervista su Phoenix TV (Cina), Li Yuzhen, una donna d’affari nordcoreana che ha vissuto in Cina per 30 anni, può offrire un punto di vista più rappresentativo della Corea del Nord. Lei crede che i test nucleari della Corea del Nord (per far riferimento al recente caso relativo ai missili) siano stati effettuati per difendersi. Insiste che se gli Stati Uniti o il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, così come la Corea del Sud e il Giappone, rinunciassero alla loro ostilità verso la Corea del Nord, questa non avrebbe bisogno di possedere armi nucleari. Ciò di cui c’è bisogno è di una dinamica politica di integrazione, che dovrebbe partire dagli USA, dal momento che sono gli USA a creare problemi, con la Corea del Sud e il Giappone che non fanno che abbaiare sullo sfondo. E’ necessario che la sovranità della Corea del Nord venga rispettata e le questioni affrontate una ad una. Almeno un certo grado di fiducia deve essere stabilito.

 

Traduzione dall’inglese di Matilde Mirabella