La due giorni di Agorà dell’acqua e dei beni comuni ha registrato la partecipazione di attivisti provenienti da comitati del nord, centro e sud Italia, oltre a rappresentanti di altre realtà sociali e movimenti.

La discussione, come da programma, si è suddivisa in sessioni tematiche al termine delle quali, la maggior parte delle volte, si è sviluppato un dibattito teso ad approfondire alcuni degli aspetti affrontati dai relatori.

La varietà dei temi toccati dai diversi interventi ha provato a indicare alcuni elementi che caratterizzano il contesto all’interno del quale si muove il movimento per l’acqua.

Il racconto di tante esperienze, lotte e vertenze, sia italiane che straniere, l’approfondimento di alcuni aspetti anche teorici legati ai beni comuni, l’analisi di possibili percorsi giuridici a livello italiano e internazionale (vedasi la costituzionalizzazione del diritto all’acqua e dei diritti della natura e la proposta di istituire un protocollo mondiale sul diritto all’acceso all’acqua), l’indagine svolta sulle multiutilities e sulla finanziarizzazione del sistema dei servizi pubblici locali, il confronto su come i processi di privatizzazione incidano sulla possibilità di accesso all’acqua nel contesto europeo, l’esame dell’impatto che ha l’attuale modello energetico e di sviluppo sulla risorsa idrica con particolare riferimento ai cambiamenti climatici, hanno arricchito e hanno dato diversi spunti così da alimentare ulteriormente il bagaglio culturale e politico collettivamente costruito in questi anni.

Inoltre, il confronto con altre organizzazioni e movimenti ha ulteriormente sviluppato i ragionamenti che da tempo come movimento per l’acqua abbiamo avuto la capacità di svolgere in merito alla necessità di rafforzare le connessioni e gli intrecci, confermando come temi trasversali la democrazia e la finanza.

In questo dibattito, tra le altre cose, è emerso come uno dei possibili strumenti comuni quello di promuovere una campagna referendaria unitaria in merito ad alcuni provvedimenti governativi che negli ultimi mesi hanno visto grandi mobilitazioni: dalla Buona Scuola, al Jobs Act passando per il decreto Sblocca Italia e le nuove forme di privatizzazione.

Diversi, dunque, sono stati gli stimoli, le suggestioni e le proposte volte all’attivazione in grado di alimentare e rilanciare il percorso del movimento per l’acqua sia nella sua specificità che ampliandone l’orizzonte costruendo nessi con altre realtà.

  • Per un dettaglio della discussione sono disponibili dei brevi report delle singole sessioni (scarica report sessioni)

  • Le presentazioni e gli interventi dei relatori sono disponibili al seguente link (scarica presentazioni e interventi)

  • I video delle due giornate sono visionabili sul canale You Tube di Acqua bene comune:

Video delle sessioni di sabato 7 novembre

Video delle sessioni di domenica 8 novembre

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