Il classico della strategia “L’arte della guerra” di Sun Tzu ha recentemente ispirato le opere di due famosi autori pacifisti italiani: Alberto l’Abate e Manlio Dinucci.

L’Abate parafrasa il grande autore cinese nel suo “L’arte della Pace” dove realizza una sintesi efficace delle strategie di internevo pacifista nonviolento che aveva già descritto nella sua vasta bibliografia.

“L’arte della guerra. Annali della strategia USA/NATO (1990-2015)” è invece una ragionata ed intelligente ricompilazione di quanto Manlio Dinucci ha scritto in libri e nei suoi articoli sul Manifesto nel corso degli ultimi 25 anni. Edito da Zambon, editore che, dalla sua sede tedesca, sta rimpinguando le sue edizioni in lingua italiana con volumi di grande interesse.

Un volume che esce, intenzionalmente, nel momento che una vasta mobilitazione si sta realizzando in Italia in coincidenza con la Trident Juncture, esercitazione NATO che coinvolge mezzo mediterraneo; volume che dunque vuole dare un sostegno concreto di documentazione alle lotte contro la NATO e la sua politica.

In effetti questo volume va sicuramente a colmare un vuoto sia storiografico che politico: la possibilità di avere analisi e dati per poter effettuare una lucida analisi della strategia globale di intervento degli USA nel mondo, i cambiamenti nella strategia della NATO, l’analisi delle guerre negli ultimi 25 anni, guerre in cui gli Stati Uniti d’America hanno sempre avuto un ruolo di primo piano.

Dinucci offre questo volume alla causa del pacifismo e in particolare a quella del Comitato No Guerra No NATO, di cui è uno dei fondatori, nel senso di scrivere, come compete a un saggista del suo calibro, un completo materiale di analisi. E questo nel momento che cominciano a prendere forza le iniziative per il rispetto dell’articolo 11, a favore dell’uscita dalla NATO e per la neutralità dell’Italia nei conflitti internazionali.

Alex Zanotelli, che firma la prefazione, conclude il suo testo con queste parole: “Mi auguro che questo volume dell’amico Manlio Dinucci aiuti a far girare informazione seri sulle armi e sul “complesso militar-industriale” mondiale. (Purtroppo è scarsa l’informazione in questo campo). Ma soprattutto mi auguro che possa aiutare il movimento per la pace a ritornare per strada, a farsi sentire, a gridare la propria indignazione davanti a un mondo così ingiusto e sempre più in guerra. E’ un momento grave per l’umanità. Diamoci tutti da fare perché vinca la vita!”.

Chi è interessato a ricevere il libro (550 pagine, 18 euro, Zambon Editore)
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