Ranil Wickremasinghe, nuovo primo ministro del paese, ha detto ai leader religiosi che lui e il presidente Maithripala Sirisena si aspettano il loro sostegno per dar vita ad un periodo di pace, di convivenza religiosa e di progresso con il consenso di tutti. Il primo ministro ha espresso questo suo desiderio durante l’incontro con il cardinale Malcolm Ranjith e con altri vescovi della Chiesa cattolica dello Sri Lanka. “Ho cercato il sostegno di tutti i leader religiosi per far nascere una nuova cultura nel paese basata sulla riconciliazione e molti leader religiosi e tra questi anche i vescovi della Chiesa locale, mi hanno confermato il loro sostegno” ha detto ai media locali il primo ministro, dopo l’incontro con il cardinale.

Ranil Wickremasinghe ha inoltre ricevuto il sostegno della comunità indù durante una speciale Puja, (celebrazione) tenutasi presso il tempio Ponnambalam Vaneshwaram Kovil a Kochchikade, Colombo. Il primo ministro si è recato anche alla Grande Moschea della capitale per un incontro e un momento di preghiera, insieme ad alcuni leader musulmani eletti parlamentari nelle elezioni di alcuni giorni fa.

In questi ultimi anni, le tensioni createsi tra le varie comunità religiose a causa della crescita di movimenti radicali buddisti, hanno portato spesso a manifestazioni violente e attacchi mortali contro le minoranze etniche-religiose causando tensioni sociali e politiche, condannate non solo dai moderati e dagli attivisti dei diritti del paese ma anche dalla comunità internazionale.

Il processo politico di riconciliazione, dopo il lungo conflitto con i Tamil (Ltte), è stato uno dei temi principali della campagna elettorale che ha portato Wickremasinghe e il suo partito al governo e i prossimi anni saranno cruciali per determinare se, in una società etnicamente eterogenea e multi-religiosa ferita da una lunga storia di conflitti, è possibile stabilire una pace inclusiva e duratura.

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