Il partito Unità Popolare ha restituito al Presidente della Repubblica greca l’incarico di formare un governo. Se ne è formato uno transitorio con la Presidente della Corte di Cassazione, Vassiliki Thanou-Christophilou, che condurrà il paese alle elezioni del 20 settembre.  Il Presidente della Commissione Europea Juncker ha inviato un messaggio “furioso” al Primo Ministro in cui, dopo le congratulazioni tipiche di questo tipo di lettere, ha dichiarato: “Visto che la Repubblica greca ha firmato il Memorandum d’intesa rispetto a un nuovo programma di stabilità, con cui appoggia il Meccanismo di Stabilità europeo, i soci europei e la Commissione Europea considerano essenziale l‘appoggio totale a tale programma. Per il suo successo a lungo termine sono necessari un ampio sostegno e la realizzazione delle riforme secondo i tempi concordati”. Ricorda allo stesso tempo che l’Unione Europea ha aiutato la Grecia a gestire i “flussi senza precedenti di migranti” ed esprime la disponibilità ad aiutarla nei suoi nuovi compiti.

Oggi si sono conclusi in molti partiti e soprattutto in Syriza, i procedimenti interni. In base ai risultati di questi processi verranno preparate le liste di candidati che, come dicono anche loro, dipenderanno dalla partecipazione di personaggi importanti alle prossime elezioni. I partiti stanno mettendo anche a punto le loro strategie, visto che i tempi sono molto stretti e i procedimenti burocratici asfissianti.

Il Parlamento ha completato il suo mandato con un’omissione significativa. L’ex Ministro delle Finanze e attuale Governatore della Banca di Grecia, Yannis Stournaras, ha rifiutato l’invito di Zoi Konstantopoulou, presidente del Comitato sulla Trasparenza, a testimoniare riguardo allo scandalo Siemens*, sostenendo che la sua agenda era già troppo piena. Ha dichiarato tuttavia di essere disponibile a partecipare a un nuovo comitato, con una composizione basata sul risultato delle prossime elezioni. L’ultima riunione del comitato ha avuto problemi a raggiungere il numero legale.

Il popolo greco è stanco di incertezze e abusi dovuti alla disinformazione, al timore e alla propaganda. Personalmente credo che alla gente non pesi tanto il fatto che due mesi fa abbiamo tenuto un referendum, o che le si chieda di votare ancora una volta. Gran parte della popolazione comprende i processi democratici e vuole utilizzarli ancora di più. Il problema sorge quando – come avviene spesso – la democrazia parlamentare viene violata, abusata e privata di valore. Il problema sorge quando il resultato di un referendum non viene rispettato, quando si evita un dibattito su uno scandalo e quando una proposta legislativa di 900 pagine si approva in una notte perché il giorno seguente si riunisce l’Eurogruppo.

La breccia che si è creata dopo questo abuso ci fa pensare al giorno dopo, mentre c’è gente, a cui certo io faccio riferimento, che non vuole rinunciare alla democrazia e farsi da parte, mentre la popolarità di Alba Dorata aumenta. Vogliono fare una nuova proposta all’umanità. C’è spazio perché la democrazia parlamentare torni a respirare? E se non fosse così, quale sarà il prossimo capitolo nella storia della democrazia?

*Lo scandalo Siemens riguarda politici accusati di corruzione nei contratti tra il governo greco e la Siemens durante le Olimpiadi del 2004 ad Atene.

Traduzione dall’inglese di Anna Polo