Il 20 e 21 di luglio a Quito ha avuto luogo una riunione di coordinamento del Foro di Comunicazione per l’Integrazione di NuestrAmerica, spazio di convergenza di reti di comunicazione e movimenti sociali dell’America Latina e dei Caraibi, impegnati nell’avanzata dell’Integrazione dei popoli della regione. Al termine della riunione è stata emessa la seguente Dichiarazione.

Nel pieno dell’impeto dei fattori esterni ed interni diretti a fermare i processi di unità regionali, il Foro di Comunicazione per l’Integrazione di NuestrAmerica riafferma il suo impegno e decisione di avanzare con l’integrazione dei popoli.

Nello stesso tempo, saluta e celebra l’incorporazione dei nuovi movimenti e media in questo lavoro congiunto per la costruzione dell’identità Latino-americana Caraibica.

Se nel novembre 2013 è stato importante che il gruppo promotore insema a movimenti sociali, reti, media comunitari, alternativi e popolari, decidessero di creare un’alleanza strategica, oggi, la storia più recente della nostra regione dimostra che quel passo prende adesso peso e urgenza davanti alla rinnovata pretesa dei poteri reali, tra di essi i monopoli mediatici, di sovvertire i processi democratici e legittimi in vari paesi dell’America latina e dei Caraibi.

È necessario assicurare meccanismi di interrelazione con diversi attori del processo di unità regionale, inclusi governi e organismi di integrazione, stimolando la moltiplicazione dei forum di partecipazione popolare.

La costruzione dell’integrazione richiede la partecipazione dal basso e gli attori sociali, culturali, politici ed economici e sono per noi fondamentali le comunicazioni che provengono dall’economia popolare, dall’agricoltura contadina e familiare, dalle lavoratrici e dai lavoratori, dalla gioventù, dai popoli originari e dalle altre espressioni organizzate delle persone.

Insistiamo sulla necessaria approvazione ed implementazione di norme che riconoscano la comunicazione come un diritto e che garantiscano la sua democratizzazione con uguaglianza di condizioni ed opportunità per i settori pubblico-statale, privato-commerciale e comunitario, senza fini di lucro. Raffermiamo l’opportunità che questi temi integrino l’agenda di tutti ed ognuno dei meccanismi di integrazione regionale.

Coscienti del fatto che solo l’integrazione dei nostri popoli garantisca la sovranità alimentare, politica, tecnologica, culturale, della conoscenza, territoriale, economica e produttiva, la nostra sfida è convertire il Foro di Comunicazione per l’Integrazione di NuestrAmerica nel  referente comunicazionale di questa integrazione.

È per questo che per il Foro è fondamentale:

Accompagnare, promuovere e diffondere come componente centrale della nostra agenda informativa i processi di integrazione, collaborazione e complementazione, incidenza politica e mobilitazione degli attori e attrici popolari della regione.

Assumere con un piano concreto e sotto la consegna di democratizzare la comunicazione la decisione di convertirci in attori, attrici, promotori e promotrici di tutti i processi di integrazione nella difesa dell’indipendenza della patria grande (CELAC, UNASUR, ALBA, CAN, CARICOM, SICA, MERCOSUR).

Appoggiare la proposta in UNASUR di avanzare nel consolidamento dell’Anello Ottico Sudamericano così come la creazione e adeguazione di normative e politiche pubbliche orientate a garantire la cyber sicurezza e i cyber diritti come anche a democratizzare l’accesso e l’appropriazione sociale di internet come spazio per la formazione di correnti di opinioni e pensiero critico.

Continuare l’azione nella disputa della governance di internet tessendo alleanze per impedire che il settore corporativo la converta in un fattore di dominio, aderendo alla convocatoria del Foro Sociale di Internet. Partecipare attivamente nel Foro del Governo di Internet in Brasile.

Fare proposte in congiunture concrete davanti alle tensioni, agli attacchi, alle avanzate e alle conquiste nei processi di integrazione regionali nella prospettiva di incidere nell’opinione pubblica e nelle soggettività delle nostre cittadinanze.

Mantenere permanentemente nella nostra agenda i temi su NuestrAmerica zona di pace, la denuncia permanente degli intenti di destabilizzazione dei governi popolari nella regione, del persistente blocco a Cuba, della firma dei trattati e del libero commercio, la criminalizzazione dei movimenti sociali, l’appoggio alla rivoluzione boliviana e il processo di pace in Colombia, la campagna per il ritiro delle truppe di Minustah di Haiti, l’agenda di genere nella regione.

Continuare con la formazione dei comunicatori e delle comunicatrici della nostra regione mettendo al centro del dibattito il tema dell’integrazione con lo sviluppo di diversi strumenti come seminari, videoconferenze, laboratori, corsi, dibattiti pubblici, ai quali invitiamo e sollecitiamo a unirsi nelle nostre università, centro di studio e governi.

 

Tradotto dallo spagnolo per Pressenza da Claudia Calderaro