Come saprete ProMosaik e.V. crede moltissmo nella valenza interculturale ed interreligiosa dell’arte come espressione universale dell’essere umano.

E crediamo anche nel femminismo artistico come forza dinamica della donna, volta contro l’oppressione e che anela verso un mondo migliore, all’insegna della giustizia e della pace.

Per questo oggi ho intervistato l’artista italiana Antonietta Chiodo della quale avevamo gia presentato delle opere.

Il vecchio link lo ritrovate qui:

http://promosaik.blogspot.com.tr/2015/06/die-frau-in-der-kunst-von-antonietta.html

 

Cara Antonietta, secondo te come possiamo noi donne contribuire al dialogo interculturale ed interreligioso attraverso l’arte?

Innanzitutto grazie per questa opportunità inaspettata, l’Arte è il Senso, semplicemente la sintesi di tutto ciò che racchiude l’esistenza dell’essere dentro di noi. l’Arte non ha diritti e doveri, lei non da colpe, lei nasce da una forte energia per diffondere una o mille sensazioni e l’artista è un essere che dona una parte della sua esistenza attraversando come una scossa elettrica ciò che separa la sua mente dalla materia dando vita ad un mondo. Un mondo che sta negli occhi di chi guarda. Come quando ci innamoriamo, amiamo l’imperfezione, meravigliosa e delicata la creatura che ci ruba il sonno pur non essendo frutto della perfezione. l’Arte è questo, per questo si è sempre cercato di tenerla in secondo piano, di non darle la possibilità di gridare, noi donne dobbiamo senza autocensurarci usarla per raccontare con naturalezza il sesso, la paura, la morte, la vita, la nascita, perchè la femminilità è tutto, per questo molti sono i diritti negati alle donne.

Perchè come l’Arte siamo quella scossa elettrica in grado di dare vita ad un nuovo mondo e questo fa molta paura.

Che dimensione universale e allo stesso tempo particolare assume l’arte per te?

La mia vita, il mondo che mi porto dentro da bambina a cui non è stato mai permesso a nessuno di esplorare, il mio isolamento e la mia fuga, la mia epidermide, la mia paura, le mie lacrime trasformate in volti e sintesi di colore, quell’essere umano che nasce e si lascia trasformare in qualcosa di nuovo. Le mie mani ogni volta che toccano il colore e si sporcano lasciandosi attrarre dalla tela come una calamita in quel momento è come se stessero facendo l’amore senza vergogna, lasciando che la mente cancelli tutto ed io riesco a diventare un tutt’uno con cio’ che apparirà, portandosi via sempre una parte di me.

Lasciando un vuoto dentro. Alla fine di ogni quadro sento una stanchezza fisica quasi irreale ed una mente vuota come se qualcuno avesse resettato tutto quel caos che fino a pochi istanti prima regnava e pulsava nella mia mente, nel sangue e nelle vene.

Come possiamo esaltare il particolare nell’arte, mostrando le differenze culturali e religiose come positive e allo stesso tempo elevarle ad un valore universale umano?

Credo sia dovuto e ciò darà fastidio a parecchie persone, differnziare Arte ed artigianato, purtroppo sono molti coloro che dipingono tele e superfici varie reputandosi artisti, purtroppo non è così semplice. Siamo arrivati in un periodo storico estremamente caotico, non per la perdita di valori come molti pensano, ma per la perdita di coraggio, va esaltatata l’Arte coraggiosa, quella della ricerca, del corpo nudo e della bellezza che racchiude un atto sessuale senza vergognarsi in falsi pudori. Dell’Amore e della bellezza che ad alcune persone puo’ essere sintetizzata nella parola sacrilega! Ma non è così, l’Arte deve osare, graffiare e sopratutto turbare, lasciare un taglio nel cuore di chi la guarda, lasciare che crei dubbi, il confronto tra culture diverse, creare gruppi di arti etniche e sperimentali, la mia ad esempio è ricerca, stile naif e moderno ma non mi rappresento in nulla se non in me stessa. Non sopporto gli scopiazzatori, i non coraggiosi non sono artisti.

Come può l’arte contribuire oggi alla pace?

Ottima domanda, il punto di partenza è il confronto, la non volgarità e sopratutto non deve contribuire a seminare odio, l’unica cosa richiesta all’Arte è seminare una idea. Troppe persone cercano o così dicono di fare battaglie in nome di una prospettiva di pace usando epiteti ed insulti e sopratutto rabbia. Dalla storia abbiamo imparato molte cose, ma la più evidente è che dal sangue nasce sangue dall’odio nasce odio. Ti faccio un esempio, che sembra possa non centrare con la risposta che tu cerchi, un grande esempio di donna per me è sempre stata la Maria Maddalena. Il suo nome è stato additato a donna di facili costumi e Gesù colui che la salvò, in realtà chi ha studiato parte della storia antica e sopratutto ha cercato di documentarsi su ritrovamenti di antichi referti religiosi tra cui i famosi vangeli apocrifi, scoprirebbe che la Maddalena fu una donna straordinaria. Una nobil donna, una studiosa che appoggiò Gesù nella sua divulgazione di pace e bellezza.

Questo riporta nuovamente alla figura della Donna, una figura che va demolita perchè capace di umiltà, una parola straordinaria e sopratutto di amore incondizionato. Amare senza aspettarsi nulla. Così puo’ contribuire l’Arte nella pace, creare senza che il denaro interferisca, senza pregiudizi alcuni, l’Arte ha il diritto di essere per tutti e le mostre non dovrebbero mai essere a pagamento, ma gratuite perchè tutti hanno il diritto di amarla e possederla.

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