di Francesco Cecchini

Trent’ anni fa le forze comuniste sotto la guida del generale Giap terminavano una marcia vittoriosa di 55 giorni, conquistavano Sai Gon e sconfiggevano definitivamente il regime sudvietnamita. La guerra che devastava il paese da vent’ anni terminava lasciando sul campo tre milioni di morti, tra i quali 60.000 soldati, 300.000 soldati nordvietnamiti, centinaia e centinaia di migliaia di civili oltre milioni di feriti ed handicappati.

Ufficialmente iniziata il 4 agosto sotto la leadership di Ho Chi Minh, morto 4 anni dopo, dopo quella che vide la sconfitta del colonialismo francese, oppose i sudvietnamiti sostenuti dalle truppe nazionali ai guerriglieri comunisti del Viet Cong. La superiorità materiale degli americani non riuscì a sconfiggere i partigiani sostenuti dal Nord Viet Nam, dalla Russia e dalla Cina. La guerra si estese alla Cambogia e dal Laos. Contestati dall’ opinione pubblica internazionale e da un’ opposizione interna pacifista all’ intervento guerra gli Stati Uniti dovettero ritirarsi nel 1973. Ma la guerra non terminò, si dovette aspettare il 30 aprile 1975. Nel mese di marzo di quell’anno, l’ esercito del Nord Viet Nam, i guerriglieri del Viet Cong conseguirono molte vittorie militari strategiche, innanzitutto nel centro del paese. Si trattò della famosa campagna Ho Chi Minh. L’ esercito vietnamita nonostante milioni di soldati e il consistente aiuto militare americano continuarono a perdre terreno che non riuscivano a riconquistare. I “bo doi”, soldati del Nord Viet Nam, sotto il comando di Nguyen Vo Giap, allora ministro del Difesa, circondarono le province del sud  ed avanzavano verso Sai Gon dove gli ultimi americani iniziavano ad abbandonare il paese.

Il 28 aprile l’ aviazione nordvietnamita bombardò l’  aeroporto di  Tan Son Nhat per impedire l’ evacuazione, con l’aiuto americano, di responsabili del regime, di ufficiali e dei loro famigliari.

Il 29 aprile è il teatro di momenti drammatici con l’evacuazione con elicotteri dal tetto dell’ ambasciata degli ultimissimi americani. Un foto di un elicottero che  con un carico di gente che fugge è l’immagine simbolo della sconfitta.

Il mattino del 30 aprile i soldati di Ha Noi entrano trionfalmente in città. Tutte le proposte di negoziato dell’ ultimo presidente del Sud Vietnam, Duong Van Minh, sono respinte. Questi è obbligato ad accettare la resa senza condizioni.

Anni dopo il generale Giap dichiarò: « Il 30 aprile è uno dei grandi ricordi che non dimenticherò mai. Si trattò della vittoria dell’ intelligenza vietnamita sui dollari e le tecnologie americane in una guerra per la quale tutto il popolo vietnamita si mobilitò»