Di RENÉ NABA (*)
Incontro Haytham Manna – Staffan Di Mistura a Ginevra e presentazione della corrente politica siriana “Qamh”

Ginevra – L’inviato speciale dell’ONU in Siria, Staffan Di Mistura si è incontrato con Haytham Manna in vista del congresso dell’opposizione democratica siriana a metà aprile.

Manna era a capo della delegazione siriana nella sua veste di presidente della commissione incaricata di preparare lo svolgimento del congresso stesso, previsto per metà aprile nella capitale egiziana. Altre due personalità siriane, Dr Liqua’a Abu Oujjieb e Hasmig Ajian hanno preso parte alla riunione tenutasi a Ginevra lunedì 2 marzo nel pomeriggio.

Un collettivo di forze politiche e personalità patriottiche siriane si era riunito al Cairo dal 22 al 24 gennaio, su invito del “Consiglio egiziano degli affari stranieri”, per l’individuazione di una tabella di marcia che riflettesse quanto più possibile il punto di vista dell’opposizione, in modo da unificare gli sforzi miranti a riattivare la soluzione politica, conformemente al “Comunicato di Ginevra” e alle risoluzioni delle Nazioni Unite correlate.

Il comunicato stampa inoltre specificava il compito assegnato ai partecipanti alla riunione di gennaio. In particolare: preparazione al congresso nazionale siriano previsto al Cairo la prossima primavera, istituzione di una Commissione per il monitoraggio dei contatti con i componenti dell’opposizione siriana prima dello svolgimento della conferenza, bilancio dei risultati dell’incontro al Cairo, in collegamento con partiti arabi regionali e internazionali per il conseguimento dell’auspicata soluzione politica in base al “Comunicato di Ginevra”.

L’inviato dell’ONU ha manifestato apprezzamento per gli sforzi compiuti per lo svolgimento del congresso. Riferendosi poi alla situazione della città di Aleppo, ha espresso il convincimento che ii regolamento del blocco della città nel nord della Siria, al confine con la Turchia, potrebbe servire come punto di partenza per una soluzione globale in tutte le province siriane.

Manna, a sua volta, ha espresso la disponibilità del gruppo del Cairo per l’organizzazione a breve di un incontro a tal fine tra il team dell’inviato delle Nazioni Unite per la Siria e personalità aventi influenza in tutte le aree di conflitto o sottoposte a blocco, con il congelamento dei combattimenti in Aleppo come prerequisito.

Le opinioni delle due parti concordavano perfettamente sui pericoli rappresentati dai gruppi jihadisti e il loro ruolo distruttivo sia a livello umano che di infrastrutture, sia dal punto di vista culturale che della civiltà.

Staffan de Mistura è un diplomatico svedese naturalizzato italiano nel 1999. In Italia, è stato Ministro degli esteri dal 27 marzo al 28 aprile 2013, dopo essere stato sottosegretario di stato. Il 10 luglio 2014 è stato nominato inviato speciale dell’ONU in Siria, in sostituzione dell’algerino Lakhdar Brahimi.

Presentazione della corrente Qamh (frumento), acronimo dei termini Qyam (valori), Mouwatana (cittadinanza) e Houqouq (diritti); per la costruzione di un paese libero in grado di farsi carico della totale protezione dei propri cittadini

In previsione dello svolgimento del congresso dell’opposizione democratica al Cairo, alcuni oppositori siriani hanno annunciato la formazione di una nuova corrente politica, chiamata “Qamh”, grano in arabo, ma che è, in realtà, l’acronimo dei valori professati da questa nuova formazione politica: Qyam (valori), Mouwatana (cittadinanza) e Houqouq (diritti).

Questo movimento civile pacifico entra così nell’arena, in modo unificato e in fedeltà alla memoria di coloro che hanno sacrificato la vita per la costruzione di uno stato democratico e civile, al fine di:

  • Condurre la lotta per l’edificazione di un paese libero che si assuma la completa protezione dei propri cittadini
  • Difendere i valori umani
  • Approfondire la migliore conoscenza delle culture, tanto arabe quanto musulmane e universali.
  • Ancorare la legalità internazionale dei diritti umani nei cuori e nelle menti.
  • Gettare un ponte verso tutti gli uomini liberi a Oriente come a Occidente per l’edificazione di una umanità più giusta, una società civile democratica
  • Creare una rete di relazioni internazionali svincolata da qualsiasi tipo di egemonia, dominazione o sfruttamento.

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 RENÉ NABA

Giornalista-scrittore, ex capo del mondo arabo-musulmano per i servizi diplomatici dell’AFP (Agence France Press), in seguito consigliere del direttore esecutivo della RMC Medio Oriente, responsabile delle informazioni, membro del gruppo consultivo dell’Istituto scandinavo per i diritti umani e dell’Associazione per l’amicizia euro-Araba. Autore di “L’Arabie saoudite, un royaume des ténèbres” (Golias), “Du Bougnoule au sauvageon, voyage dans l’imaginaire français” (Harmattan), “Hariri, de père en fils, hommes d’affaires, premiers ministres (Harmattan), “Les révolutions arabes et la malédiction de Camp David” (Bachari), “Média et Démocratie, la captation de l’imaginaire un enjeu du XXIme siècle (Golias).

Traduzione dal francese di Giuseppina Vecchia per Pressenza

L’articolo originale può essere letto qui