“Liberate Mariem. Immagini e suggestioni dal paese della schiavitù moderna. Il caso della Mauritania”

Domenica 8 marzo ore 10.30 presso Liberetà Napoli – foQus

Via Portacarrese a Montecalvario, 69 – II piano

 

Giornata di solidarietà e di sostegno a Mariem Cheikh, prigioniera di opinione, e di approfondimento e sostegno alla lotta pacifica del Movimento per l’Abolizione della Schiavitù I.R.A. Mauritania a cura di Liberetà di Napoli.

Intervengono:
– Yacoub Diarra Presidente I.R.A Mauritania Sezione Italia (Initiative pour la Résurgence du Mouvement Abolitionniste) – traduce Ivana Dama Vicepresidente I.R.A. Italia
– Donne in Nero Napoli
– Marisa Esposito, Vicepresidente N:EA (Napoli Europa Africa) e Faduma Abdulle
– Marika Visconti, Presidente L.E.S.S. (Centro studi e iniziative di Lotta all’Esclusione Sociale per lo Sviluppo)
– Maurizio Capone, musicista

Aderiscono all’iniziativa Amnesty International e UDI Napoli


Durante l’incontro sono previste proiezioni di filmati e reportage fotografici. Degustazioni africane a cura di Teranga Word Wide Pub.


L’incontro sarà anche occasione per inaugurare lo spazio espositivo di Liberetà Napoli con la mostra “Feminergia”, pitture sulla condizione femminile di Maria Elena Stellato.

 

info 081.19530093

L’evento facebook a questo link

 

ULTIME DALLA MAURITANIA
Mariem Cheikh prigioniera di opinione in Mauritania, il paese della schiavitù per nascita, è in isolamento nella prigione femminile di Nouakchott. L’accusa ha chiesto 3 anni di detenzione, il pagamento della somma di 540.000 oughias, pari a circa 1.500 euro, e la perdita dei diritti civili per 5 anni.
Il collegio della difesa, composto da ben 22 avvocati, ha dimostrato l’assoluta infondatezza delle accuse e la mancanza di qualsiasi prova a carico di Mariem e degli altri coimputati di IRA Mauritania.
Il Giudice, dopo avere ascoltato le arringhe dei 22 avvocati della difesa, ha rinviato al 12 marzo per la lettura della decisione.
Recentemente gli avvocati della difesa hanno cercato di convincere Mariem a presentare la domanda per la libertà provvisoria. Ad oggi Mariem ha rifiutato di presentare la suddetta domanda, preferendo condividere la sorte di tutti i militanti di IRA arrestati.