I residenti dello Zen scendono in piazza per ricordare Aldo Naro: una manifestazione partecipata e commovente, ma soprattutto colma di significati: speranza, solidarietà, lotta contro l’ingiustizia e rivalutazione di uno dei quartiere più disagiati della città.

Il popolo dello Zen non abbassa la testa e il 20 febbraio oltre duemila persone sono scese per strada per prendere parte alla fiaccolata organizzata in onore del giovane neo medico, ucciso barbaramente nella notte tra il 13 e il 14 febbraio con un calcio alla tempia, mentre partecipava a una festa in maschera alla discoteca Goa.

In centinaia si sono ritrovati di fronte la chiesa di San Filippo Neri, cuore pulsante del quartiere, dove è partita la fiaccolata, per giungere sino al luogo dell’aggressione.

Una manifestazione “contro qualsiasi forma di violenza”, con uno slogan d’impatto: “Ho conosciuto il male e ho scelto sempre il bene. Sono dello Zen”. Striscioni, palloncini colorati e tantissime candele hanno illuminato le strade del quartiere fino al Goa: un modo per incontrare idealmente Aldo, ripercorrendo le tragiche e ultime ore della sua vita.

Intanto, sabato 14 marzo, alle ore 9, presso la parrocchia di San Filippo Neri, nel quartiere Zen di Palermo, sarà celebrata  una messa in occasione del trigesimo dalla morte di Aldo Naro.  Alla celebrazione eucaristica, officiata da padre Michele Pertini, saranno presenti anche i genitori del ragazzo.

Sono invitati a partecipare – si legge in una nota del Comune – tutti i cittadini, i rappresentanti delle istituzioni, tutto il mondo dell’associazionismo e gli alunni e il corpo docente delle scuole di ogni ordine e grado”. L’Amministrazione comunale, inoltre, fa sapere di apprezzare e condividere “le iniziative in programma per oggi, giornata di lutto cittadino in memoria di Aldo Naro, da parte di molti responsabili dei locali notturni che, pur rimanendo aperti, hanno comunicato di voler rispettare questo giorno”.

Gli organizzatori del Palab hanno annullato il concerto di questa sera. Nella discoteca Country non si ballerà fino a mezzanotte e parte dell’incasso della serata sarà devoluto per acquistare i televisori rubati nel reparto oncologico del Policlinico. Analoghe iniziative sono state prese da moltissimi altri locali fra cui l’Officina di Dio, il Kalhesa, Il siciliano e Vespa cafè.

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