“Un bombardamento deliberato e mirato di un ospedale civile, parte di una campagna tesa a terrorizzare la popolazione”: Medici senza frontiere (Msf) ha definito in questi termini il raid aereo che ha colpito una sua struttura nella regione dei Monti Nuba.

Dell’episodio, avvenuto martedì a mezzogiorno nella località di Frandala, l’organizzazione umanitaria ha riferito in una nota. Il bombardamento, si legge nel comunicato, è avvenuto mentre all’interno dell’ospedale si trovavano circa 150 persone tra pazienti e operatori sanitari. Il raid ha provocato due feriti e gravi danni alla struttura, già colpita dai caccia sudanesi nel giugno scorso.

I Monti Nuba sono teatro dal 2011 di un conflitto tra l’esercito e i ribelli del Movimento popolare di liberazione del Sudan-Nord (Splm-N).