Molti anni dopo la morte di Mark Twain (www.marktwainhouse.org) sono state pubblicate alcune opere autocensurate, e la Piano B Edizioni ha selezionato e ripubblicato molti di questi scritti nel 2014, in un manuale informale, divertente e cinico sulla razza umana (200 pagine, euro 14).

 

“Comportati bene e resterai solo” è un libro che raccoglie moltissime considerazioni ironiche e sarcastiche di uno degli scrittori più amati dagli adolescenti di tutto il mondo. Samuel Langhorne Clemens nacque in Florida nel 1835, divenne ragazzo in Missouri e morì nel 1910 nel Connecticut. Mark Twain divenne famoso nel 1876 grazie alla pubblicazione di un romanzo per ragazzi: Le avventure di Tom Sawyer. Anche Le avventure di Huckleberry Finn ebbero un grande successo nel 1884.

I brani del manuale rappresentano un vorticoso zibaldone sospeso “tra finzione, biografia e filosofia” (Alessandro Miliotti, curatore). Comunque Twain si dimostrò contrario all’imperialismo e alle rigidità istituzionali più o meno ipocrite. Alcune opere irriverenti verso le istituzioni religiose furono pubblicate solo nel 1962, l’anno della morte della figlia Clara (Lettere dalla Terra). Del resto fu proprio lui ad affermare che “solo ai morti è concesso dire la verità”, e che l’unico modo “per promuovere la causa della virtù e dell’indipendenza, è la pratica della virtù e dell’indipendenza”.

Nonostante il successo letterario, il destino fu molto crudele con lo scrittore americano. La vita privata fu molto sfortunata: suo figlio morì a un anno di età e morirono giovani due figlie su tre. Nel 1896 morì la prima figlia, nel 1904 morì la moglie (a Firenze), e nel 1909 un’altra figlia. Inoltre nel 1894 perse quasi tutto il patrimonio a causa del fallimento della sua casa editrice e di un progetto relativo alla produzione di una nuova macchina tipografica.

Per fortuna l’intensa attività di conferenziere gli risanò le finanze, grazie “all’esplosione del lecturing, vere e proprie tournée che impegnavano (e ben retribuivano) scrittori e personaggi pubblici in conferenze e simposi internazionali” (Miliotti). Nel 1895 iniziò “una tournée che attraversò l’intero Impero Britannico, toccandone le colonie sparse per il globo”. Al termine di questo lungo pellegrinaggio intellettuale pubblicò il suo ultimo libro di viaggio: Seguendo l’Equatore (1897).

In conclusione cito una considerazione di Twain molto illuminante: “Nella mia persona si trova, compressa, tutta la razza umana. E ho scoperto che non esiste una componente della razza che io non possegga, in piccola o grande quantità… Il risultato è che l’opinione segreta e nascosta di me stesso non è molto favorevole. Ne consegue che la mia stima della razza umana è una copia conforme alla valutazione che ho di me stesso”.

Nota personale – Twain era affascinato dalla scienza, diventò amico di Nikola Tesla e ha più volte affermato: “Io non ho pregiudizi di razza, di casta o di religione. Tutto quel che m’importa sapere di un uomo è che sia un essere umano: questo mi basta… non potrebbe essere niente di peggio”. Per fortuna “L’uomo è l’unico animale che arrossisce o che ha bisogno di farlo”.

Per approfondimenti autobiografici in lingua inglese: www.thisismarktwain.com.