Nel 2015 il mondo sarà chiamato a confrontarsi con gli otto Obiettivi del Millennio:

Sradicare la povertà estrema e la fame

Rendere universale l’educazione primaria

Promuovere l’eguaglianza di genere e l’empowerment delle donne

Ridurre la mortalità infantile

Migliorare la salute materna

Combattere l’AIDS, la malaria e le altre malattie

Assicurare la sostenibilità ambientale

Sviluppare una partnership globale per lo sviluppo

Alcuni obiettivi sono stati centrati, altri restano distanti: dopo 15 anni, ad esempio, una persona su otto sul pianeta soffre ancora la fame (842 milioni di persone); 1,2 miliardi di persone sono povere; oltre 200 milioni di persone in più vivono in uno slum; il 4,8% dei bambini muore prima dei cinque anni.

Secondo Duncan Green, Senior Strategic Adviser di Oxfam e autore del libro “Dalla povertà al potere”, Il problema principale riscontrato con gli Obiettivi del Millennio è la limitata capacità di influenzare le politiche dei governi nei paesi del sud del mondo, che sono più importanti della qualità e della quantità degli aiuti, che pure sono cresciuti”.