Giovedì 18 settembre 2014 è partita la vera e propria CLASS ACTION per promuovere formale e collettivo RICORSO al TAR a fronte dell’immotivato diniego dell’Assessore Aprea e del Presidente MARONI alla richiesta di rimborso della Dote Scuola avanzata da migliaia di genitori di studenti delle scuole pubbliche statali.

La cosa straordinaria che è avvenuta nel mese di luglio – a scuole chiuse – è che 2.500 genitori delle scuole statali, nella sola città di Milano, si sono recati in Camera del Lavoro per compilare l’ISTANZA da presentare a Regione Lombardia al fine di richiedere la differenza tra quanto da loro percepito come Dote Scuola nell’anno 2013/2014 e quanto percepito dagli studenti delle scuole private.

Un altro migliaio si è recato agli sportelli di NonUnodiMeno e Flc/Cgil in Provincia di Milano. Inoltre sono stati aperti sportelli in tutte le Camere del Lavoro della Regione Lombardia da Bergamo a Brescia …fino a Sondrio.

Agli sportelli abbiamo potuto toccare con mano il vero volto della crisi che una Giunta, come quella di Maroni, neanche minimamente percepisce. Alle famiglie italiane e straniere che hanno redditi drammaticamente sotto i 15.000€ annuali non puoi togliere il sostegno al reddito per le scuole elementari o per il triennio delle superiori o il sostegno all’handicap o al merito come ha deciso quest’anno la Giunta Regionale, senza che venga messo in discussione il vero e proprio DIRITTO ALLO STUDIO.

Allora per queste famiglie recuperare quel rimborso ( da 340 a 600 €) per tre o quattro figli diventa un fatto di straordinaria importanza, ma queste migliaia di cittadini, che hanno fatto richiesta di rimborso, Regione Lombardia ha risposto con una lettera in cui questo diritto, sancito dalla Sentenza del TAR, al massimo veniva riconosciuto soltanto ai 2 genitori che hanno fatto ricorso al TAR. Mentre a tutti gli altri genitori/studenti questo diritto verrebbe negato.

Ricordiamo che la Sentenza del TAR si esprimeva in termini molto severi: ” L’Amministrazione Regionale ha previsto, senza alcuna giustificazione ragionevole e con palese disparità di trattamento, delle erogazioni economiche quantitativamente diverse, più favorevoli per coloro che frequentano una scuola paritaria… A fronte della medesima situazione di bisogno economico ….di conseguenza il TAR “annulla gli atti impugnati …e ordina che la presente sentenza sia eseguita dall’autorità amministrativa.

Come si fa allora a pensare di rimborsare soltanto i due ricorrenti e non riconoscere questa titolarità a tutti i genitori delle scuole statali che hanno subito questa ingiustificata ed illegittima disparità di trattamento?

Dunque questo è il senso dell’IMPUGNATIVA al TAR che da ieri verrà avanzata dai nostri legali.

Tutti i lunedì e giovedì dalle ore 16 alle 19 presso la Camera del Lavoro di Milano sono stati attivati 2 SPORTELLI :

1) per continuare a raccogliere le richieste (ISTANZE) di rimborso a Regione Lombardia

2) per promuover formale ricorso al TAR da parte di migliaia di genitori delle scuole pubbliche statali a cui verrebbe negato un diritto sacrosanto al risarcimento.

Giansandro Barzaghi, presidente dell’associazione Nonunodimeno