Cari amici ed amiche mi trovo a scrivere queste righe perché ormai trovo intollerabile il dilagare di violenza che abbiamo sotto gli occhi. Non mi riferisco solamente alle brutalità che stanno avvenendo nel Medio Oriente e che potrebbero a breve portarci verso qualcosa di ben più nefasto e pericoloso. Mi riferisco anche a tutta la violenza che vediamo dilagare qui nel cosiddetto “Primo Mondo” dove tutto, secondo le leggi illogiche del neoliberismo, dovrebbe scorrere e fluire come in un ipotetico paradiso terrestre scandito dalle leggi del capitale. Anche qui la violenza dilaga, non solo quella degli scontri armati, non solo quella fisica, non solo quella vissuta da chi è costretto con una bagnarola ad attraversare il mare rischiando la vita, ma la violenza ci invade sotto ogni forma: razziale, economica, psicologica, sessuale, culturale, religiosa, ambientale ecc…

La violenza si sta impadronendo prepotentemente di ogni campo dell’agire umano lasciandoci in una completa asfissia e impotenza, con un futuro che apparentemente sembra un sentiero che si dirige verso luoghi oscuri, incerti ed inaccessibili, molti vivono in un suicidio rimandato. Davanti a questo muro insormontabile ogni uomo e ogni donna dovrebbero sollevarsi dicendo basta, davanti al declino di questo sistema disumano (non possiamo aspettare che il sistema si autoriformi) credo che sia fondamentale costruire alternative ed adoperarsi per boicottare il vecchio sostituendolo con il nuovo, costruendolo attivamente sui vari territori nei vuoti apparentemente incolmabili che si creano, ma questo è un altro discorso e porterebbe via troppo tempo e spazio in questa mail.

Amici ed amiche vi chiamo e vi scrivo per mobilitarci con eventi simbolici, che ognuno scelga la modalità che gli è più congeniale per sè e per il gruppo di cui fa parte, per la prossima “Giornata Internazionale della Nonviolenza” (2 Ottobre). Ritengo che questi eventi potrebbero susseguirsi arrivando alla “Giornata Nazionale del Camminare” (12 Ottobre) http://www.giornatadelcamminare.org/, organizzata dalla Federtrek Nazionale; vi cito alcuni passi ispiratori della lettera di presentazione di quest’evento, scritta dal Presidente Paolo Piacentini:

Le rivoluzioni si possono fare in tanti modi e la storia ha lasciato, a noi tutti, insegnamenti importanti di cui bisogna tener conto. Una cosa è certa: non possiamo più pensare di cambiare il mondo se non abbiamo il coraggio di perlustrare nuovi cammini. La metafora del cammino, per la mia storia personale e pubblica, è ovviamente quella che più si addice ed è il faro che illumina l’agire quotidiano per il cambiamento. Oggi ci sono tantissime persone che sperimentano nuove strade individualmente con piccoli gruppi o creando reti di condivisione. Un nuovo mondo si affaccia lentamente ed è fatto di scelte concrete e durature perché non ha la presunzione di cambiare tutto e subito ma vive consapevolmente la testimonianza che un mondo diverso e migliore è possibile. Queste isole di un nuovo umanesimo non vivono la frustrazione del non vedere oggi realizzato il mondo che vorrebbero, operano ogni giorno nel pieno di una transizione che è insopprimibile perché la crisi non è solo economica ma sociale, culturale e soprattutto ambientale. […] Un passaggio epocale come questo ha bisogno, da una parte di una visione profetica, dall’altra di persone che, in una rete sempre più vasta, vivono il cambiamento del qui ed ora. Questa rete immagina un mondo sempre meno dipendente dalle energie fossili, dall’auto privata, da un benessere materiale alienante; riscopre la coltivazione della terra, riabita le aree interne, si unisce in GAS, sposa pienamente l’innovazione tecnologica e l’applica a nuove forme d’artigianato; riscopre l’economia del dono e dello scambio e quando produce lo fa dando lustro alla bellezza e alla fantasia del nostro Bel Paese. Molti si chiederanno: che cosa c’entra in tutto questo la terza edizione della Giornata Nazionale del Camminare? C’entra e molto, perché oggi il camminare non è solo un gesto quotidiano che determina un oggettivo benessere psico-fisico ma è un modo nuovo ed inedito, appunto, di osservare il mondo che ci circonda, per averne una conoscenza più profonda, meno superficiale e quindi capace di andare oltre gli stereotipi. Il 12 ottobre si camminerà senza barriere ideologiche, ognuno con la propria motivazione, ma tantissimi saranno i percorsi che parleranno di disabilità, di legalità, di tutela del territorio, di mobilità dolce, di nuovi stili di vita, di spiritualità. […] il gesto più naturale e antico del mondo viene riscoperto da una fetta sempre più grande di persone che hanno deciso di iniziare da loro, senza attendere, il lungo ed affascinante sentiero che non chiede l’ennesima rivoluzione dentro la storia ma un inedito capovolgimento del nostro modo di pensare che giunga ad un nuovo umanesimo. Per dirla con Balducci , il futuro ha un cuore antico e chiudo parafrasando al plurale il camminatore, scrittore e poeta, Luigi Nacci: …Alziamoci e camminiamo.

Scusatemi per questa improvvisata di ferragosto, è da un po’ che medito sulla situazione e questa mi sembra una buona occasione per rinsaldare le lotte sotto il segno della nonviolenza.

Diamo il via ad un Ottobre nonviolento, tutti in cammino verso un Nuovo Umanesimo. Chi fosse interessato ad aderire può scrivere alla seguente e-mail ottobrenonviolento@gmail.com e dai riscontri che usciranno potremmo organizzare, già per Settembre, un semplice incontro organizzativo con chi è interessato. Considerate questa mail solo come un primo timido tentativo di organizzazione e non come un appello definitivo, se volete potete farlo girare tra i vostri contatti. Aderite numerosi e a questo link un primo gruppo Facebook dell’iniziativa https://www.facebook.com/groups/1470334219881831/