Gli eventi e le iniziative del Milano Pride 2014, previsti tra il 23 e il 29 giugno, si stanno definendo in questi giorni, ma possiamo già anticipare una caratteristica nuova, nata da un lavoro di collaborazione tra realtà LGBT e migranti che era già stato avviato nel corso del 2013 dal Gruppo IO (Immigrazione e Omosessualità) e da Arcilesbica con l’Università migrante. Ne parliamo con Roberto Caponio di Arcobaleni in Marcia, una delle realtà attive in questo campo.

Da dove è nata l’idea di questa collaborazione?

Abbiamo sentito la necessità di collegare le esperienze delle diverse minoranze, che poi tanto minoranze non sono, visto che sommate costituiscono la maggioranza dell’umanità. Tutti subiamo discriminazioni, ma per molto tempo abbiamo lavorato separatamente, ognuno preso dai suoi problemi ed esigenze specifici. Ora però è arrivato il momento di aprirci, di migliorare il dialogo in particolare tra realtà LGBT e movimenti antirazzisti e migranti e di mostrare al mondo che esistono delle alternative al modello dominante violento e discriminatore.

Come si è sviluppata finora questa collaborazione?

Abbiamo appoggiato le iniziative dei migranti (presenza alle attività, realizzazione grafica di volantini, presenza nella manifestazione del 1° marzo e nell’imminente corteo del 25 aprile) e promosso iniziative specifiche sulla discriminazione nell’ambito della realtà mista LGBT-migranti de “Nella Stessa Barca” e dell’insieme di associazioni, gruppi e singoli di “Milano Senza Frontiere”. In questo ambito è nato per esempio il progetto della biblioteca vivente, che include diverse forme di stereotipi, pregiudizi e discriminazione, in particolare nei riguardi di persone LGBT, migranti e disabili e punta a promuovere e valorizzare la diversità. In questo caso i libri sono persone in carne e ossa, che si mettono a disposizione dei lettori per raccontare la propria vita – spesso caratterizzata da esperienze di minoranza e discriminazione.

Sempre in questo ambito si è sviluppata e realizzata l’iniziativa sui CIE “Sei mai stato dentro a un CIE?” del 20 marzo scorso.

 E per il Milano Pride cosa avete previsto?

In occasione della Pride Week, stiamo organizzando una “Biblioteca vivente” per il 26 giugno in Porta Venezia, indicativamente tra le 18.00 e le 20.00.

Riguardo al corteo del 29 giugno, ci sarà una sezione esplicitamente dedicata ai migranti: stiamo studiando la realizzazione di un momento simbolico di unione tra realtà migrante e LGBT e vorremmo animare la manifestazione con musica etnica.