Di Diana Coryat-Wambra Radio/Pressenza

Nella seconda metà del 2013, il governo ecuadoriano ha concluso l’iniziativa Yasuní ITT, che si proponeva di far rimanere nel sottosuolo il petrolio presente del Parco Nazionale Yasuní, a patto che il compromesso internazionale si concretizzasse in un sostegno finanziario che sarebbe andato a coprire ciò che l’Ecuador avrebbe percepito dai profitti petroliferi.

A seguito della mobilitazione di organizzazioni della società civile si è venuto a formare il Movimiento Yasunidos ed è iniziata una campagna nazionale di raccolta firme per un referendum grazie al quale sarà il popolo ecuadoriano a decidere se il petrolio rimarrà o meno sotto terra. Concluso il termine per la raccolta delle firme, delle 600.000 necessarie per presentare il referendum, il Movimiento Yasunidos è riuscito a raccoglierne 727.947.

In una conferenza stampa tenutasi ieri, giovedì 10 aprile, il movimento ha pubblicato il numero delle firme raccolte. I portavoce dell’organizzazione hanno annunciato che questa cifra continua a crescere in quanto stanno arrivando ancora moduli con le firme provenienti da diverse città dell’Ecuador.

Da quando è iniziata la raccolta il dibattito si è diffuso in tutto il paese, sono arrivati moduli da tutte le province dell’Ecuador e anche da altri paesi. Solo nella provincia di Azuay hanno raccolto oltre 73.000 firme, una cifra che rappresenta più del 15% della popolazione che ha votato alle ultime elezioni.

Elena Gálvez, portavoce di Yasunidos, ha affermato che è stato un processo inclusivo e democratico, nel quale si sono rispettati tutti i requisiti del Consiglio Nazionale Elettorale: “Stiamo implementando questo processo, siamo scesi in piazza per parlare con la gente, abbiamo rispettato tutte le regole del Cne”, ha affermato la Gálvez ed ha aggiunto, “siamo stati calunniati varie volte”. Tuttavia afferma che è stato un processo autogestito da Quito che ha motivato l’ampia partecipazione dei cittadini in tutte le province.

I portavoce del Yasunidos hanno annunciato che oggi, venerdì 11 aprile, molte delle persone che hanno raccolto le firme provenienti da tutto il paese si stanno riunendo per fare il Campamento por la Vida (Accampamento per la Vita). Sarà un luogo di incontro per condividere e rafforzare le alleanze tra le varie persone che hanno volontariamente aderito alla causa di Yasuní.

La consegna delle firme al Consiglio Nazionale Elettorale si terrà sabato 12 aprile dalle ore 10.00, con un corteo che partirà dal Parco El Arbolito, situato nel centro della capitale ecuadoriana.

Ulteriori informazioni su Yasunidos e sulla loro campagna a questo link

Traduzione dallo spagnolo di Corrado Bagnariol