Questo approccio si fonda sui mezzi e le forze coinvolte in queste operazioni, tra cui 56.000 truppe della Corea del Sud e 30.000 statunitensi.
Considerando il contenuto e la natura della “Ulji Freedom Guardian”, questa manovra rappresenta la più grande sperimentazione nella storia di una guerra nucleare per attaccare la Corea del Nord – sottolinea.

Ricorda inoltre che questa situazione dimostra in modo convincente l’ipocrisia della costruzione di un mondo libero da armi nucleari e la denuclearizzazione della penisola coreana, “di cui i leader americani parlano tanto”. I 10 giorni di esercitzioni si aggiungono a quelli giá realizzati il mese scorso nel Mar orientale (Mare del Giappone) come parte delle misure di forza di Washington e Seoul contro Pyongyang.
Queste azioni hanno una relazione con l’affondamento della nave da guerra Sud Coreana Cheonan il 26 marzo, dopo la quale le tensioni sulla penisola hanno raggiunto livelli storici e le relazioni intercoreane si sono ridotte quasi a zero.

La Corea del Sud e gli Stati Uniti hanno attribuito il naufragio alla RPDC, che ha respinto le accuse al riguardo e ha richiesto l’invio di esperti per indagare sull’accaduto. La richiesta è stata negata dall’altra parte.
Rodong Sinmun afferma che “i guerrafondai interni ed esterni dovrebbero sospendere immediatamente le loro inutili esercitazioni di guerra e non sottovalutare il potere spirituale e físico dell’esercito e del popolo coreano”.

Traduzione dallo Spagnolo di Annalisa Pensiero